Domenica 19 settembre, presso il Teatro Romano di Fiesole, un ritrovo per camminatori, viandanti, amanti del passeggiare e dell’andare a piedi.
«Un’occasione di ritrovo per camminatori, viandanti, amanti del passeggiare e dell’andare a piedi. Sulle tracce degli antenati etruschi e romani da Firenze, Bologna e dal Mugello, a piedi verso Fiesole lungo vie che raccontano le storie dei territori e delle loro genti».
Si presenta così Traccerranti, il festival ideato e coordinato dall’associazione L’Erba Canta che vedrà questa prima edizione presso il Teatro Romano di Fiesole, dove camminatori e viandanti – provenienti da diversi percorsi – si ritroveranno per ascoltare le suggestioni di Franco Michieli, che sul camminare in natura ha basato la sua vita.
Andrà in scena il 19 settembre e il programma della giornata prevede sei escursioni con partenza da Firenze e dintorni. Il ritrovo per ciascuna escursione è fissato alle ore 10.00. In contemporanea, al Teatro Romano di Fiesole ci sarà l’apertura della mostra floreale Fiori in scena e avranno inizio le visite guidate dell’area archeologica. Alle 16.30 si terrà poi l’incontro con Franco Michieli e, al termine, il ritorno a Firenze a piedi.
Gli obiettivi del
festival sono: incoraggiare il
turismo di prossimità, promuovere la
centralità del paesaggio, sviluppare la
conoscenza nel rapporto uomo-natura, scoprire il mondo vegetale e animale, sviluppare una
cultura del territorio e della natura come tesori da preservare e infine puntare ad una
mobilità sostenibile e ecologica.
«Ci sono parole oramai svuotate del loro significato, pensiamo all’abuso di concetti chiave come tutela e salvaguardia dell’ambiente» racconta Cecilia Gallia, vicepresidente dell’associazione L’Erba Canta – che dal 2016 si occupa di turismo ambientale, proponendo escursioni, camminate urbane e viaggi a piedi, e si interessa anche di autoproduzione promuovendo laboratori di orticoltura naturale ed ecocosmesi; inoltre incoraggia la diffusione di iniziative culturali volte a sensibilizzare sulla Natura e l’ambiente – spiegando che «l’esperienza del bello, la capacità di ciascuno di lasciarsi toccare dall’incanto della Natura, di provare meraviglia e stupore nel visitare i luoghi, di attraversare emozionalmente i paesaggi può alimentare in tutti noi il desiderio di prenderci cura del territorio che abitiamo. La bellezza si ritrova nel selvatico, anche in un comune filo d’erba. Perché ogni filo d’erba canta, possiede una sua melodia. L’andare a piedi consente allo sguardo di soffermarsi sulle cose, di osservare e di diventare pregni della vitalità che l’ambiente trasuda. La pratica del camminare è certo una scelta ecologica, ma soprattutto di salute e benessere spirituale».
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Brano tratto dall’articolo Viaggiare senza bussola
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