Yurta, casa di paglia, casa di legno: ci sono tanti modi per vivere e intendere la casa. Un articolo con tutte le soluzioni abitative alternative, sostenibili e comfortevoli.
Tutta un’altra casa
Da sempre Terra Nuova cerca di diffondere informazioni utili che possano orientare il nostro sguardo verso altri modi di abitare. Alternative possibili e realizzabili, che hanno il pregio di essere sostenibili, economiche e confortevoli.
Viviamo sempre più serrati all’interno di un perimetro chiuso, che non favorisce lo scambio con l’esterno, disincentivando le relazioni sociali. La mancanza di comunità e la crisi ormai storica della famiglia tradizionale ci inducono a trovare soluzioni abitative diverse, come il cohousing, gli ecovillaggi o un ritrovato nomadismo.
Proprio a fronte di tutto questo, abbiamo deciso di raccontarvi le esperienze più significative che mostrano le diverse possibilità per intendere e vivere la casa, con l’intento di aprire un altro spiraglio al nostro orizzonte abitativo. Anche perchè a volte si cambia casa anche per cambiare vita!
La yurta
Fino a qualche tempo fa, non molte persone sapevano che la yurta, o meglio la gher, è la tradizionale abitazione mongola, in cui ancora oggi vive il 60% della popolazione nomade. Sembra impossibile, ma anche nel nostro Paese, legato da sempre all’idea della casa costruita con saldi mattoni, molti giovani single o famiglie guardano a questa soluzione abitativa come una possibilità per non dover più stare in affitto o in casa dai genitori. Come tutte le novità, attrae persone con bisogni e aspettative diverse ed è facile imbattersi in informazioni erronee o scontrarsi con la burocrazia.
Per questo abbiamo chiesto un parere a Marilena Gulletta, che dal 2006 importa gher artigianali di origine mongola. Marilena è un’artista e fondatrice di Spazio Nomade, il primo centro culturale italo-mongolo a Cisternino, in Puglia.
“La gher è una struttura leggera, costituita da legno di larice e salice, feltro e tessuti naturali” spiega. “Ha una struttura circolare smontabile, si assembla facilmente in un giorno e non necessita di chiodi o ancoraggi. Da quando ho iniziato, il lavoro con gli artigiani è cambiato: all’importazione di tende tradizionali abbiamo associato progetti per gher che fornissero alte prestazioni a livello di adattamento al clima umido europeo, impermeabilità, eleganza e comfort”.
Va adattata al nostro clima
Il nostro clima europeo, come spiega anche Gianluca Beggio di Silent Breeze Yurt, che commercializza le gher in Italia, è decisamente più umido e bagnato di quello delle steppe mongole. “Le yurta che costruiamo son fatte su misura, è possibile scegliere tra essenze diverse di legno e stiamo sperimentando nuovi materiali per l’isolamento. Si possono scegliere secondo i propri gusti anche i tessuti all’interno e all’esterno della yurta, per i quali ci orientiamo verso materiali certificati ed ecologici”…
Nell’articolo “Tutta un’altra casa” Terra Nuova vi propone un viaggio alla scoperta delle possibile alternative di abitazione, passando dalle case di paglie e di legno, fino alle tende mongole senza tralasciare le peculiarità climatiche del nostro Paese e le informazioni circa la legislazione urbanistica vigente in materia. Con interviste, foto e contributi di chi vive in case di paglia, di legno e yurte.
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