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Tutti gli animali sono importanti

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Non più solo cani, gatti e coniglietti, l’empatia verso gli animali è sempre maggiore: mucche, maiali e galline non sono più visti esclusivamente come oggetto di sfruttamento ma come specie capaci di relazionarsi con l’uomo, al pari delle altre.
Quanti sono i volti noti che ormai prestano la propria immagine e la propria voce per darne una a chi non ne ha? Spendersi per divulgare un messaggio a favore dei diritti degli animali, nel mondo di internet, comincia a essere un’attività sostenuta da diverse «celebrità».
Se da una parte questo si può considerare una vittoria, dall’altra bisogna fare grande attenzione al tipo di messaggio che alla fine di tutto arriva al pubblico.
Siamo ormai abituati alle campagne contrarie alla mattanza di milioni di giovani agnellini, nati per finire sulle tavole imbandite delle feste di Pasqua, oppure alle pubblicità progresso nelle quali, soprattutto in prossimità delle vacanze estive, si ricorda che abbandonare un cane in autostrada è un reato. Ma quanto questo tipo di campagne può aiutarci a mettere in evidenza la contraddittorietà che esiste nel voler proteggere alcune specie animali e, contemporaneamente, nel nutrirsi di altre, provocando loro sofferenza e morte?
Decine e decine sono i messaggi dedicati alla sensibilizzazione nei confronti dell’abbandono dei cani e ciò non può che far bene al grande problema del randagismo che attanaglia il nostro paese, soprattutto nelle regioni del sud. I canili straripano, i cani soffrono e sono costretti a vivere in gabbia. Questo è sicuramente uno dei tanti problemi da affrontare, partendo, ad esempio, dall’educazione alla sterilizzazione o all’adozione.
Cani e gatti sono, senza dubbio, le specie animali con le quali siamo riusciti a entrare più in empatia e il loro rapporto con l’uomo dura da migliaia di anni. Se gli animali cosiddetti da compagnia hanno scelto l’uomo per diverse ragioni, legate soprattutto alla possibilità di trovare più facilmente cibo e riparo, gli animali «da reddito» si sono invece «guadagnati» l’interesse degli esseri umani in quanto creature delle quali si può facilmente abusare.
Ciò che per fortuna comincia a farsi spazio è una sempre maggiore empatia nei confronti di diverse specie animali. Non più solo cani, gatti e coniglietti, ma mucche, maiali, galline diventano i protagonisti di video e storie in grado di farci aprire gli occhi sulle reali capacità di relazionarsi con gli esseri umani, che contraddistinguono queste creature così sfruttate. In tutto il mondo, piccoli e grandi gruppi di persone cercano l’armonia tra le specie, scegliendo uno stile di vita vegan per motivi diversi da quello salutistico, che tanto sta a cuore ai mass media. Se quella etica è la più «nobile» delle ragioni, è importante sostenerla tutti insieme, al di là di tradizioni e abitudini crudeli, anche con campagne a livello nazionale.

Articolo tratto dal mensile Terra Nuova Febbraio 2018

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