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Viaggiare per la pace

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Proprio nell’attuale situazione di instabilità e incertezza, ricominciare a viaggiare è necessario. L’editoriale di Nicholas Bawtree, direttore di Terra Nuova.
Viaggiare per la pace
Sono ormai tre anni che arriviamo al consueto appuntamento con lo speciale ecoturismo con un certo pudore.
Nel 2020 eravamo ancora storditi dal primo lockdown. Nel 2021 non ne parliamo. Quest’anno, mentre si consuma un conflitto che di fatto già coinvolge il mondo intero, l’idea stessa di un viaggio di piacere sembra quasi inopportuna, se non pericolosa.
Eppure è proprio adesso che bisogna ricominciare a viaggiare, ma a viaggiare davvero, non semplicemente a consumare un prodotto turistico. Mai come adesso, infatti, c’è bisogno di allargare i propri orizzonti culturali, vivere in prima persona la diversità, stringere rapporti di amicizia e fratellanza in tutto il mondo.
Un viaggio autentico, in cui c’è il desiderio reale di relazionarsi a persone e luoghi diversi, è a ben vedere uno dei più importanti atti di pace per prevenire i conflitti. Perché la guerra è certamente legata a cinici giochi di potere, ma di fatto trova polvere per propri cannoni in ogni forma di chiusura mentale, in ogni sentimento di xenofobia, in ogni pregiudizio ideologico, in ogni falsa concezione di purezza e superiorità.
Lo avevano capito bene i fondatori di Servas, un movimento nato nel 1950 per scongiurare nuove guerre, facilitando la conoscenza tra culture attraverso una rete internazionale di ospitalità gratuita. Un principio che con l’arrivo di internet ha avuto un’ampia diffusione con siti come quelli di Hospitality Club e Couchsurfing.
Insomma, se da una parte l’instabilità geopolitica ci porta a riscoprire il valore della localizzazione (proprio questo mese si celebra il World Localization Day), dobbiamo assolutamente scongiurare che questo sacrosanto principio non ci porti a chiuderci in noi stessi. Non dobbiamo mai perdere il nostro innato spirito nomade, la nostra naturale curiosità per ciò che è altro da noi, la nostra spontanea capacità di stupirci di fronte alle straordinarie ricchezze espressive del nostro caro Pianeta e di chi lo abita. E tutto questo lo possiamo vivere anche tutti i giorni attraverso la lettura, il cinema, l’arte, la musica.
Quindi, oggi più che mai, cari lettori e lettrici… buon viaggio!
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Editoriale tratto dal mensile Terra Nuova Giugno 2022

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