Complice il diffuso accesso alla rete, che permette a miliardi di persone nel mondo di conoscere meglio ciò che accade anche lontano da casa nostra e ciò che volutamente ci viene spesso occultato, una crescente consapevolezza sta facendo riaprire gli occhi a molti.
In questo contesto, il lavoro delle associazioni animaliste è fondamentale per portare avanti investigazioni utili a far scoprire le condizioni in cui ogni giorno sono costretti a vivere miliardi di animali nel mondo. Sarà forse anche loro il merito di aver portato alla chiusura uno dei più grandi circhi statunitensi?
Dopo 146 anni di attività, quello che veniva definito come “il più grande spettacolo del mondo” chiuderà i battenti a maggio di quest’anno. La decisione del Ringling Bros. and Barnum & Bailey Cirus è stata annunciata proprio il mese scorso. Le alte spese di gestione, il drastico calo di vendite dei biglietti e il crescente interesse verso un altro tipo di intrattenimento, fatto da professionisti e atleti, senza lo sfruttamento di animali, sono stati alcuni dei motivi che hanno portato la compagnia a questa decisione. Ma non solo.
Il Ringling Bros. and Barnum & Bailey Circus era salito alla ribalta della cronaca dopo diverse testimonianze di maltrattamenti perpetrati dagli addestratori agli animali. Proprio a seguito di questo, ha annunciato il suo ultimo tour in giro per gli Stati Uniti. Le immagini, diffuse dalla Peta, organizzazione non profit a sostegno dei diritti animali, mostravano i violenti metodi di addestramento a cui venivano sottoposti soprattutto gli elefanti, strappati alle cure delle madri già in tenera età al fine di piegarli il prima possibile al volere degli addestratori, che per ottenere risultati in breve tempo usavano corde, catene, bastoni con uncini sulle punte, elettricità. Tale trattamento veniva riservato anche agli animali adulti.
Comportamenti stereotipati, causa del forte stress psicologico per l’innaturale prigionia, sono stati documentati negli animali “ospiti” di tutti i circhi del mondo: evidenti conseguenze dell’avidità umana che mette il denaro davanti al diritto alla libertà di ogni creatura.
Gli elefanti del circo sono già stati liberati in un centro di conservazione in Florida, dove passeranno il resto della loro vita. Gli altri animali, come le tigri, i leoni, i cammelli e altri, alla fine del tour verranno destinati ad altre aree protette.
In Italia le proteste per un circo senza animali continuano, soprattutto quando uno di questi fa tappa nelle città in cui sono ancora permessi questi spettacoli.
Nel frattempo, la notizia che una delle più importanti reti nazionali, Rai 3, abbia scelto di non trasmettere più in tv gli spettacoli circensi con gli animali è già un grande segnale di civiltà.