Sulla scia del successo del nuovo best seller di Terra Nuova Edizioni “Vivere senza supermercato”, che racconta la storia felice di Elena Tioli, una ex consumatrice inconsapevole, vi proponiamo un breve decalogo in 10 punti per diventare consumATTORI sostenibili.
1 Compra di meno
Non esistono prodotti ecologici, solo prodotti meno dannosi di altri. Ogni prodotto (anche un bicchier d’acqua) comporta un invisibile «zaino ecologico» fatto di consumo di natura, di energia e di tempo di lavoro.
2 Compra leggero
Spesso conviene scegliere i prodotti a minore intensità di materiali e con meno imballaggi, tenendo conto del loro peso diretto, ma anche di quello indiretto, cioè dello «zaino ecologico».
3 Compra durevole
Buona parte dei cosiddetti beni durevoli viene sostituita troppo spesso. Cambiando auto ogni 15 anni invece che ogni 7, ad esempio, si dimezza lo zaino ecologico (25 tonnellate di natura ogni tonnellata di auto). Lo stesso vale per mobili e vestiti.
4 Compra semplice
Evita l’eccesso di complicazione, ad esempio le pile e l’elettricità quando non sono indispensabili. In genere gli oggetti più sofisticati sono più fragili, meno riparabili, meno duraturi. Sobrietà e semplicità sono sinonimo di qualità e di bellezza.
5 Compra vicino
Spesso l’ingrediente più nocivo di un prodotto sono i chilometri che «contiene». Comprare prodotti della propria regione riduce i danni ambientali dovuti ai trasporti e rafforza l’economia locale.
6 Compra sano
Compra alimenti freschi, di stagione, nostrani, prodotti con metodi biologici, senza conservanti né coloranti. In Italia non è sempre facile trovarli e spesso costano di più.
7 Compra più giusto
Molte merci provenienti da altri continenti vengono prodotte in condizioni sociali, sindacali, sanitarie e ambientali inaccettabili. In Europa sta però crescendo la quota di mercato del commercio equo e solidale. Preferire questi prodotti per noi vuol dire pagare poco di più, ma per i piccoli produttori dei paesi poveri spesso significa raddoppiare il reddito.
8 Compra prudente
In certi casi conviene evitare alcuni tipi di prodotti o materiali sintetici fabbricati da grandi complessi industriali. Diversi casi hanno dimostrato che spesso la legislazione è stata modellata sui desideri delle lobby economiche, nascondendo i danni alla salute e all’ambiente.
9 Compra sincero
Evita i prodotti troppo reclamizzati. La pubblicità la paghi tu: quasi mezzo milione all’anno per famiglia. La pubblicità potrebbe dare un contributo a consumi più responsabili, invece spinge spesso nella direzione opposta.
10 Investi in giustizia
Ecco due esempi: finanza etica e impianti che consumano meno energia. In Italia puoi investire nelle MAG (Mutua Auto Gestione) e nella Banca Etica. Investendo poi nell’efficienza energetica puoi dimezzare i consumi e i danni derivanti dall’uso di energie fossili, come carbone e petrolio.
Code, imballaggi, prodotti inutili e dannosi per la salute e per l’ambiente, filiera lunga, inquinamento e sfruttamento, bisogni indotti da pubblicità, lunghe attese per trovare parcheggio, per scegliere, per pagare: questo è il supermercato. E chi pensa che rinunciarvi sia difficile, inutile o addirittura impossibile, dovrà ricredersi.
Vivere senza supermercato non solo è possibile ma è addirittura facile e piacevole: parola di chi lo ha fatto.
Entrare in relazione con i produttori, scoprire la provenienza e l’origine delle merci, informarsi sulle conseguenze, personali e globali, di ciò che si acquista e si consuma: vivere senza supermercato significa tutto questo e molto altro ancora.
Significa fare una spesa ecologica, consapevole e responsabile, dando un nuovo valore ai propri gesti e un peso diverso ai propri soldi. Significa cambiare stile di vita e modo di pensare.
Vivere senza supermercato significa guadagnarci: in soldi, salute, relazioni e tempo. Una scelta alla portata di tutti.