L’Italia si vanta del riciclo dei materiali, ma non ha ancora adottato una politica sul vuoto a rendere, scelta prioritaria per togliere la plastica agli inceneritori e alla dispersione nell’ambiente. Scopriamo i paesi da imitare e quale può essere la campagna italiana per agire subito.
Secondo il rapporto Global plastic outlook diffuso dall’Ocse, il tasso di riciclo dei rifiuti di plastica nel mondo è di appena il 9%, mentre il 19% finisce negli inceneritori e quasi il 50% nelle discariche.
Alla luce di questi numeri potremmo spingerci a dire che la plastica riciclata è un «grande imbroglio». Sono questi i toni utilizzati nel recente studio del Center for climate integrity, che ha destato un certo scalpore in Italia, paese che punta tutto sul riciclo e assai meno sulla riduzione e sul riuso. Di fatto la plastica è difficile da riciclare e viene dispersa ovunque.
Ci sono paesi in Europa che sono già molto avanti con politiche e decisioni pratiche che incentivano e facilitano il vuoto a rendere; ciò accade ad esempio in Germania, Austria, Estonia, Lituania, Croazia, Danimarca, Finlandia.
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