Andrea Sola è redattore del sito
www.educareallaliberta.org dedicato a raccogliere materiali e testimonianze attuali e del passato sulle pratiche educative alternative; realizza documentari e raccoglie materiali video su queste tematiche in Italia e nel mondo.
“Il sito è realizzato nella convinzione con sia oggi necessario far rinascere un dibattito che affronti il problema del rapporto educativo, facendogli riprendere quella centralità che dovrebbe avere anche nell’ambito del dibattito attuale sulla scuola e i problemi delle nuove generazioni” spiega lo stesso Sola.
“E’ quindi fondamentale dare spazio a tutte quelle esperienze che si oppongono alla logica imperante e tentano, da questo punto di vista non fa differenza se si stia agendo fuori o dentro l’istituzione, di ricostruire un rapporto educativo costruttivo. Agire nell’ambito del discorso educativo cercando di far emergere quante più opzioni, quanti più possibili ambiti di intervento teorico e pratico, è un punto di partenza imprescindibile per rilanciare un intervento genuinamente “politico” su questo terreno. Crediamo che i numerosi gruppi che, oggi anche in Italia, stanno dando avvio ad iniziative educative autogestite, rappresentino un esempio importantissimo di riappropriazione di un diritto all’autodeterminazione anche in un ambito tradizionalmente dominato da una logica statalista. Queste sperimentazioni vanno a nostro avviso assolutamente incoraggiate e sostenute anche in nome del fatto che, lungi dal rappresentare un attacco alla istituzione scolastica pubblica, possono al contrario dare un grande contributo al processo di trasformazione del sistema educativo complessivo. Il sito è aperto al contributo di tutti gli interessati alla diffusione di notizie, riflessioni ed esperienze”.
Andrea Sola è animatore del
Centro Pandora che ha sede a Mestre e promuove varie attività rivolte ad un pubblico di adulti e bambini che hanno al centro le pratiche artistiche e la manualità artigiana ed è impegnata nella promozione e nel sostegno di progetti educativi basati sui principi della libertà e del rispetto dei bambini e dei ragazzi (il
“dopoNONscuola” e i centri estivi). E’ favorita la frequenza delle scuole della zona e di diverse realtà locali caratterizzate dalla marginalità sociale e culturale. Vengono proposti laboratori di educazione all’immagine, in particolare con l’uso dell’argilla (i laboratori di narrazione per immagini
“Il gesto e la parola”) che vogliono favorire l’utilizzo di mezzi espressivi diversi e la loro interazione con le materie di studio tradizionali.