«Affaire Xylella: la Regione Puglia dia conto della gestione della pseudo-emergenza. Basta speculazioni sulla nostra terra»: il Comitato pugliese per la Salvaguardia dell’Ambiente e del Territorio punta il dito contro la Regione e indice una manifestazione di protesta e denuncia per venerdì 14 giugno a Bari.
«Sulla presunta “emergenza xylella” aumentano sempre di più gli elementi oscuri. L’olivo di Monopoli, dichiarato infetto dalla rete dei laboratori “Selge”(1), che aveva determinato una ridefinizione e un allargamento delle zone di quarantena, e successivamente sequestrato dalla Procura di Bari, è risultato negativo ad analisi successive. In pratica, l’albero in questione e quelli presenti nei 3,14 ettari contigui sarebbero stati abbattuti su analisi fallaci!»: a denunciare quello che “non quadra” dell’Affaire xylella è il Comitato pugliese per la Salvaguardia dell’Ambiente e del Territorio.
Il batterio fantasma
«A questo punto è lecito chiedersi quante altre volte sia stato fatto il deserto senza neanche la presenza del batterio – prosegue il Comitato, che per venerdì 14 giugno ha indetto una manifestazione pubblica di protesta e denuncia – A oggi, l’unica spiegazione ufficiale, fornita dalla Determina 59 dell’Osservatorio Fitosanitario Regionale del 21 maggio scorso, riferisce di una “anomalia nella catalogazione del campione ID 330487(prelevato il 6 dicembre 2018 da ARIF) che costituisce motivazione tecnica specifica tale da rendere necessaria la ripetizione del campionamento e dell’analisi molecolare”».
«Da anni denunciamo che il sistema di monitoraggio, che consiste nell’attribuire al campione una coordinata Gps, ha un margine di errore di diversi metri e potrebbe generare errori di individuazione delle piante – proseguono dal Comitato – Inoltre, in questo caso, dove sarebbe invece finito l’eventuale campione infetto? Una delle tante anomalie di questa vicenda, inammissibile anche scientificamente, è che le analisi siano effettuate, da oltre 5 anni, solo dai laboratori della Rete Selge, senza che sia esercitabile il diritto di contro analisi. Quante altre “anomalie nella catalogazione” potrebbero essersi verificate fino a questo momento? Con la premessa che tutti sono innocenti fino a prova contraria, i dirigenti di questi laboratori, sono stati indagati per “falso materiale ed ideologico commesso da pubblico ufficiale” dalla Procura di Lecce, che per competenza ha inviato il fascicolo delle indagini alla Procura di Bari. Non sarebbe opportuno, almeno temporaneamente, che la Regione li escludesse cautelativamente dalla gestione della ”emergenza”?».
«Chiesti gli atti ma invano»
«A oggi, inoltre, nulla è dato sapere dei risultati del “quarto monitoraggio”, l’ultimo in ordine di tempo, tranne le stelline che compaiono sulle mappe del sito Emergenza Xylella a indicare presunti alberi “infetti”. Alla nostra richiesta di accesso agli atti del 22 maggio non è ancora seguito alcun riscontro da parte dell’Osservatorio Fitosanitario. Né ci risulta che i dati siano stati pubblicati altrove. Ciononostante si preannunciano già nuovi monitoraggi».
A fronte dei troppi aspetti oscuri di tutta questa vicenda, che sta devastando un territorio, il Comitato ha indetto una manifestazione di protesta e denuncia per venerdì 14 giugno, dalle ore 9, a Bari, con partenza di fronte alla sede Rai di via Dalmazia.
«Manifestiamo per chiedere la sospensione degli abbattimenti degli ulivi secolari – spiega il Comitato – eliminare il divieto di movimentazione di campioni di olivo dalla zona infetta per poter effettuare contro analisi presso laboratori terzi, perché vogliamo fare chiarezza sull’intera vicenda, mettendo finalmente fine a un insensato “stato di emergenza” che dura ormai da quasi 6 anni. Chiediamo che si sospenda l’avvelenamento del nostro territorio con utilizzo di pesticidi neurotossici. In merito, faremo richiesta di incontro all’Assessore all’Agricoltura Di Gioia, con l’auspicio che la Regione Puglia cambi finalmente rotta in merito a questa vicenda».
1) La rete dei laboratori Selge ci risulta sia composta dal DISSPA dell’UNIversità di Bari, dall’IPSP-CNR di Bari, dallo IAM di Valenzano, dal CFRSA Basile Caramia di Locorotondo.