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Agricoltura: annunciati tagli per 4,5 miliardi

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L’agricoltura italiana rischia di perdere complessivamente 4,5 miliardi di euro causa i tagli proposti dal presidente permanente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, nell’ultima bozza sul bilancio europeo dal 2014 al 2020.
L’agricoltura italiana rischia di perdere complessivamente 4,5 miliardi di euro causa i tagli proposti dal presidente permanente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, nell’ultima bozza sul bilancio europeo dal 2014 al 2020. Non solo. I tagli di Van Rompuy colpiscono anche i Fondi di coesione per i Paesi più poveri che insieme all’agricoltura stanno particolarmente a cuore all’Italia, perchè essenziali per la nostra economia. Per i Fondi strutturali in favore delle regioni in crisi o in ritardo economico, Van Rompuy suggerisce infatti di eliminare 29,5 miliardi dai quasi 339 miliardi proposti dalla Commissione Ue. E le Regioni italiane – dal Nord al Sud – difficilmente potranno sfuggire ad una riduzione di queste dimensioni. L’altro elemento di grande preoccupazione per l’Italia riguarda la politica agricola comune (Pac). Su questo fronte la bozza Van Rompuy sembra voler soddisfare le richieste di Londra, e in generale dei Paesi rigoristi della Ue, che da anni tentano di ‘cassare’ la Pac, sottraendone i finanziamenti europei. Le cifre sulla base della bozza per il bilancio 2014-2020 parlano da sole: è previsto un taglio globale di 25,5 miliardi di euro, in cui sono compresi 500 milioni provenienti dal progetto ‘Life+’ per l’integrazione dell’ambiente nelle altre politiche, sia dal nuovo Fondo europeo per la pesca. Una prospettiva che, secondo fonti della Commissione, lo stesso responsabile Ue all’agricoltura Dacian Ciolos ritiene “inaccettabile”. In questa operazione l’Italia perde oltre 2,5 miliardi di aiuti diretti Ue ai propri agricoltori e altri 2 miliardi del Fondo per lo sviluppo delle aree rurali. Globalmente la ‘scure’ del presidente Van Rompuy trancia dalla proposta di bilancio 2014-2020 avanzata dalla Commissione europea ben 80,7 miliardi di euro. Di questi, 74,5 miliardi vengono ritirati dalle politiche europee e i restanti 6,2 proprio dai fondi creati per far sentire l’Europa ‘vicina’ ai suoi cittadini. Tra questi il Fondo di solidarietà (-1,75 mld) che ora interviene a favore dell’Emilia Romagna colpita dal terremoto, ma anche del Fondo per la globalizzazione (-1,15 mld) che aiuta chi ha perso il lavoro a causa delle crisi settoriali
Fonte: Ansa

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