Aiab a Roma: la terra a chi la coltiva!
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“Questa azione si inserisce in una serie di manifestazioni che, anche a livello nazionale, oltre che comunale, hanno l’obiettivo di portare a conoscenza della cittadinanza la quantità di terreni pubblici agricoli non utilizzati e quindi a rischio di cementificazione – ha dichiarato Alessandro Triantafyllidis, presidente di AIAB – .L’agricoltura potrebbe e dovrebbe essere il traino per il rilancio dell’economia della città in quanto in grado di creare ricchezza e gettito fiscale: terreni pubblici affittati a cooperative di giovani agricoltori per fare agricoltura biologica porterebbero lavoro, occupazione, servizi per i cittadini, cibo locale e di qualità. In questo senso è un segnale interessante la ripresa di iniziativa in materia da parte del Ministro De Girolamo che ieri ha annunciato di voler valorizzare le risorse demaniali. Ricordiamo però che, per favorire i giovani in agricoltura, la via non e’ la vendita dei terreni demaniali, ma l’affitto a nuove imprese cooperative, su questo disponibili a collaborare. E’ su queste terre che si può dare inizio ad un nuovo futuro dell’agricoltura, che coniughi il metodo biologico alla volontà di garantire nuove possibilità non solo ai giovani, ma anche a tutti quei soggetti svantaggiati per favorire il reinserimento sociale”.
“L’utilizzo dei terreni agricoli pubblici ai margini della città o rimasti incastonati nel tessuto urbano romano, a seguito delle varianti al piano regolatore è ormai una necessità: trasformati da terreni dimenticati in aziende agricole, questi terreni potrebbero essere quella green economy di cui tanto si parla – ha dichiarato Marta di Pierro di AIAB Lazio – . Il presidio a Borghetto San Carlo, a Roma, serve proprio a questo: manifestare che i terreni pubblici sarebbero gestiti meglio e in maniera più proficua se affittati a giovani agricoltori che portano avanti il modello sostenibile dell’agricoltura biologica.