Chi è il Culinary Gardener?
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Prima di incontrare Davide Rizzi e Lorena Turrini, non avrei saputo rispondere. In poche parole, si tratta “dell’ortolano personale dello chef”. Una professione che valorizza il lavoro del contadino e si arricchisce nella relazione con chi, alla fine della filiera, presenterà il cibo in tavola.
Davide e Lorena progettano e gestiscono orti e frutteti biodinamici da una decina di anni. Come un onda travolgente hanno portato la figura del culinary gardener in Italia, mettendosi in gioco e rischiando tutto per una passione.
Col progetto Arte in Orto possono esprimere il loro amore per la musica e l’arte visiva e, contemporaneamente, promuovere la bellezza e le forme nel coltivare ortaggi e frutti di stagione in completa assonanza col metodo biodinamico, che seguono con rigore e serietà. Puoi trovarli a lavorare nell’orto e sentirli parlare di ortaggi, di genetica, di pianeti, di arte, di musica, di fisica quantistica, di chimica. Si semina, si raccoglie, si zappa, si assaggiano verdure appena colte. E c’è il tempo per ridere, divertirsi, suonare, dipingere.
Davide e Lorena progettano e gestiscono l’orto di Borgo San Pietro, in Toscana, ed in stretta collaborazione con gli chef decidono cosa seminare per creare un menù stagionale di verdure fresche ricche di sostanze nutritive, con deliziosi sapori e profumi evocativi.
Ogni aspetto della cultura culinaria si unisce all’autenticità di un mondo naturale espressione del modo di interagire con il cibo, con la nostra salute e le comunità in cui viviamo.
L’impegno del culinary gardener è di garantire prodotti di ottima qualità in sapore, valore nutrizionale e bellezza, l’impegno dello chef è quello di utilizzarli in ogni loro parte, quasi come un rituale silenzioso che onora il vero valore del cibo e riconosce il lavoro che lo ha portato a crescere.
Ogni pianta è parte di un processo di nascita, crescita e trasformazione o morte ed ogni passaggio esprime sapori, elementi nutritivi ed odori diversi.
Il culinary gardener conosce questi processi e sa dare ad essi un valore culinario suggerendo e sperimentando insieme allo chef le parti migliori di una verdura per una sua totale valorizzazione.