Angelo Giordano con le sue terre, i suoi prodotti, le sue tecniche antiche, riscoperte grazie alla passione, all’impegno e alla voglia di recuperare patrimoni di conoscenze che hanno legato e continuano a legare gli uomini alla terra. Così è nato ColtiVidendo.
Angelo Giordano ha 37 anni e vive nelle campagne del Brindisino. E’ stata sua l’idea di dar corpo a una passione, quella del ritorno ad un modo naturale e antico di “stare con la terra”. Così è nato ColtiVidendo, per ora
una pagina Facebook che raccoglie già oltre duemila seguaci e che si fa portavoce, utilizzando i mezzi moderni dei social network, di un sapere antico per renderlo ricchezza condivisa. Angelo si è laureato in Scienze della produzione Animale ma si è reso ben presto conto, come dice lui, di essere entrato «in un sistema e in un processo che stanno portando al collasso, non solo economico, l’intero pianeta». E’ diventato vegetariano, ha preso l’abilitazione come dottore agronomo e ha trovato lavoro in una cooperativa che si occupa di servizi alle imprese agroalimentari; si è sposato ed è andato a vivere in campagna con la moglie. «Ho cominciato a coltivare un piccolo orto, diventato nel tempo sempre più grande – spiega – Sin da subito ho cercato di integrare le mie conoscenze accademiche con consigli e suggerimenti pratici attinti dai contadini del posto. Per questo non sarò mai grato abbastanza a un uomo eccezionale, Oronzo, che ho avuto la fortuna di avere come suocero. Oronzo mi ha messo a disposizione oltre sessanta anni di esperienza pratica e due braccia che non si sono mai risparmiate nel duro ma gratificante lavoro dei campi. Quello che accade nell’orto come metafora della vita è stato il più grande insegnamento che ho ricevuto da quest’uomo, insieme all’elogio dell’attesa e al rispetto dei tempi che la natura esige. E’ nata così in me l’esigenza di condividere con altri la fortuna ricevuta. Il mondo contadino di un tempo troppo spesso non va d’accordo con la tecnologia; così è nata in me l’idea di fare da intermediario e collettore fra i due mondi. E ho creato una pagina Facebook in modo che anche altri possano condividere esperienze simili e far conoscere usi e costumi di un mondo rurale geograficamente lontano dal mio. In questo modo ho potuto allo stesso tempo trasmettere e arricchirmi ogni giorno di più. L’obiettivo principale era quello di trasmettere un sapere antico, gli usi e costumi, i tempi e i valori di un mondo contadino di cui la società attuale (e il mondo accademico) hanno a mio avviso enormemente bisogno. Ho parlato dell’idea con mia moglie e amici di infanzia, che nel frattempo avevano deciso di abbandonare le loro carriere in qualche importante città e ritornare al paesello dove poter intraprendere qualche attività più a dimensione di uomo. L’idea ha poi assunto una “forma” ben precisa che bisognava però realizzare. Dove trovare il tempo per coltivare e condividere? Così il nome ColtiVidendo nasce spontaneo e naturale. Animali, ambiente e stili di vita sostenibili sono i temi che si sono affiancati mano a mano in breve tempo a quello principale dell’agricoltura e giardinaggio. Adesso vogliamo solo “crescere”, diventare sempre più numerosi, più siamo e più possiamo far sentire la nostra voce e ColtiVidere (condividere) il nostro punto di vista. Non solo proposte, suggerimenti, esperienze, ma anche qualcosa di più tangibile, semi, piante, talee. Stili di vita eco-sostenibili non possono essere più solo una scelta di vita di pochi, ma una responsabilità comune a tutti».