Crisi in agricoltura: i contadini vengono derubati
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Secondo l’analisi della Coldiretti l’agricoltura è il settore produttivo che ha il peggiore saldo negativo con la perdita di 13.335 imprese nel primo trimestre dell’anno. A mettere in difficoltà gli agricoltori, oltre alla prevedibile flessione di mercato, sono stati l’aumento dei costi e la stretta creditizia nei confronti delle imprese. A marzo i prezzi pagati agli agricoltori sono scesi in media del 2,3 per cento rispetto allo scorso anno con crolli per olio di olia (21,4 per cento), frutta (13 per cento), cereali (12 per cento) mentre si è verificato un aumento dei costi a partire da quelli energetici come il gasolio e la benzina. Sempre più difficile l’accesso al credito: un problema che riguarda sei imprese su dieci, mentre non si può certo trascurare l’ombra minacciosa dell’Imu sui fabbricati rurali, che getta ancora più incertezza sul futuro.
A tormentare gli agricoltori si aggiunge anche il diffuso malcostume dei furti nei campi e presso i magazzini dell’ortofrutta. Un fenomeno che sta dilagando soprattutto in Pianura Padana, con bande specializzate nel far man bassa di prodotti agricoli e alimentari. Coldiretti ha rilevato, che in un Paese come l’Italia, dove l’alimentazione rappresenta quasi il 19% della spesa totale, la crisi sta cambiando perfino le attitudini dei ladri: prima nel mirino c’erano i trattori, adesso tocca a verdure, frutta e formaggi. Dati confermati dal “Barometro dei furti nella vendita al dettaglio” del Centre for Retail Research nei paesi europei che registra una crescita record del 7,8 per cento dei furti nei supermercati che superano il valore di 3 miliardi in Italia nel 2011, il più elevato degli ultimi cinque anni.