Crocevia: «Ancora sperimentazioni di nuovi OGM, stavolta a Trento e Cuneo»
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Il Centro Internazionale Crocevia segnala due nuove sperimentazioni in campo di nuovi OGM/TEA, stavolta a Trento e Cuneo. «La ricerca pubblica e privata continua a fare gli interessi delle aziende multinazionali agrochimiche, ai danni di contadine, contadini, consumatrici e consumatori» dicono da Crocevia.
Il Centro Internazionale Crocevia segnala due nuove sperimentazioni in campo di nuovi OGM/TEA, stavolta a Trento e Cuneo. «La ricerca pubblica e privata continua a fare gli interessi delle aziende multinazionali agrochimiche, ai danni di contadine, contadini, consumatrici e consumatori» dicono da Crocevia.
«Sono arrivate sul portale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica altre due richieste di sperimentazione in campo di nuovi OGM / TEA. Questa volta vengono dal Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Torino e (di nuovo) dalla Fondazione Edmund Mach di Trento – spiegano da Crocevia – Si tratta di due prodotti chiave della nostra dieta: il pomodoro e la mela. Il primo dovrebbe essere impiantato in provincia di Cuneo, mentre il meleto OGM dovrebbe essere ospitato nel capoluogo trentino».
«Queste sperimentazioni di organismi geneticamente modificati non sono neutre: supportano di fatto le richieste di deregolamentazione portate avanti a livello europeo dalle grandi imprese che causano la crisi ecologica e dell’agricoltura. Queste aziende sono interessate a brevettare le piante e governare le sementi e il sistema alimentare – spiegano ancora da Crocevia – Se la deregolamentazione andrà in porto, non ci sarà più valutazione del rischio, tracciabilità ed etichettatura per i nuovi OGM, una lesione gravissima dei diritti dei contadini e dei consumatori alla libera scelta. Mobilitiamoci in ogni città per fermare questa deriva».
QUI si può consultare la mappa delle sperimentazioni di OGM/TEA in Italia
QUI la bozza di delibera per Comuni liberi da OGM/TEA: si può inviare ai consiglieri comunali invitandoli a portarla in votazione in Consiglio
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LETTURE UTILI
La deregolamentazione di un’ondata di nuovi Ogm in Europa può cambiare per sempre l’agricoltura e il cibo che mangiamo.
Finora gli obblighi di tracciabilità, etichettatura e valutazione del rischio secondo il principio di precauzione avevano evitato a Italia ed Europa l’invasione di coltivazioni figlie dell’ingegneria genetica e del cibo creato in laboratorio. Ora però la Commissione Europea sta cancellando ogni vincolo per le cosiddette New Genomic Techniques (NGT), ribattezzate in Italia Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA), compresa la possibilità per gli Stati di vietarle sul loro territorio. In questo libro si intrecciano storia della biologia, inchiesta giornalistica e testimonianze dai movimenti, per raccontare gli enormi interessi e le relazioni pericolose tra multinazionali, politica e scienziati che rischiano di compromettere la vera transizione agroecologica, i diritti dei contadini sui semi e quelli dei consumatori a una scelta informata.

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L’agricoltura che non è industriale non è facile, ma c’è, esiste e i contadini che la praticano sono ancora tanti e vogliono far sentire la loro voce. Ce lo spiega bene Antonio Onorati in questo libro, che ci fa capire:
• come le politiche agricole favoriscano i grandi gruppi e le multinazionali, ma anche come sia possibile cambiare rotta;
• come la pressione su brevetti e OGM rappresenti un enorme pericolo per la biodiversità e i piccoli coltivatori;
• come ci sia da fare un grande lavoro per ripensare le rappresentanze agricole;
• come sia sempre più necessaria e improcrastinabile una svolta agroecologica;
L’agricoltura contadina, e l’economia che le corrisponde, ha gli elementi necessari per garantire la produzione di cibo in armonia con la natura e non contro di essa.