Dice no ai pesticidi e lo condannano
homepage h2
Torniamo a parlare del viticoltore francese che si è rifiutato di spruzzare dei pesticidi sulle sue viti. Il 7 aprile ad Emmanuel Giboulot è stato confermata la multa di ben 500 euro per non aver applicato la direttiva impostagli, cioè spruzzare il pesticida sulle sue uve Chardonnay e Pinot noir.
Torniamo a parlare del viticoltore francese che si è rifiutato di spruzzare dei pesticidi sulle sue viti. Il 7 aprile ad Emmanuel Giboulot è stato confermata la multa di ben 500 euro per non aver applicato la direttiva impostagli, cioè spruzzare il pesticida sulle sue uve Chardonnay e Pinot noir.
L’obbligo dei pesticidi era stato introdotto a causa di una malattia che affligge parte dei vitigni della Francia del sud, causando la diffusione di una malattia grande per la pianta. Decine di sostenitori di Giboulot, tra cui l’eurodeputato verde Sandrine Bélier, si sono riuniti fuori dal tribunale di Digione per ascoltare il verdetto; il giudice ha stabilito, in linea con la richiesta della pubblica accusa, una multa di 500 euro. Giboulot, 51 anni, ha annunciato che farà ricorso in appello e dopo l’udienza ha dichiarato: “Io non mi sento in colpa. È intollerabile oggi essere costretti a nascondersi e ad avere paura di prendere posizione.”
Questo caso ha suscitato forti emozioni in Francia sia tra sostenitori che tra gli oppositori nel settore e tra le tante “attività” è stata creata anche una petizione online (che ha raccolto più di mezzo milione di firme).
La regione della Costa Azzurra aveva introdotto nuove regole riguardanti i pesticidi nel giugno 2013 per combattere appunto il parassita individuato, comparso in Francia per la prima volta nel 1950.
Per questa sua “ribellione” Giboulot è stato perseguito da un ramo regionale del ministero dell’agricoltura francese, secondo l’articolo 251-20 del codice rurale, per “non aver eseguito un trattamento insetticida obbligatorio per la sua vigna”.
