La permacultura che significato ha per lei?
Mi piace molto la definizione che usa Graham Burnett quando dice che la Permacultura è una rivoluzione mascherata da giardinaggio perché rappresenta un sistema capace di ridefinire, riprogettare e rigenerare il mondo in cui viviamo.
Quando ha conosciuto la permacultura e in quali circostanze?
Una decina d’anni fa come strumento per progettare sistemi agro-forestali sostenibili.
Cosa Le piace di più della permacultura? E per quanto riguarda la Sua professione?
La molteplicità degli strumenti che offre mi permette di trattare diversi argomenti con svariati metodi. Come educatrice uso la Permacultura non solo come base teorica per molte delle mie attività ambientali ma anche per diversi spunti pratici. E’ un insieme di conoscenze e pratiche completo e adatto a diverse fasce d’età.
In quale campo specifico di permacultura sta lavorando principalmente?
Applico la permacultura nell’ambito educativo, svolgendo introduzioni per adolescenti e bambini e adattando altre attività ai corsi di educazione ambientale e in natura che svolgo normalmente.
In quali progetti di permacultura sta partecipando?
Oltre al mio personale progetto dove metto in pratica la permacultura con azioni quotidiane a casa mia e nella mia vita, applico la Permacultura nei progetti educativi promossi dall’associazione Paradiso Ritrovato di cui faccio parte. Dal 2015 siamo partner del progetto europeo Children in Permaculture, che nell’arco di tre anni mira a sviluppare risorse educative per bambini da 3 a 12 anni, per integrare l’apprendimento della Permacultura nell’ambito dell’educazione formale e non-formale.
Secondo lei il movimento della permacultura è migliorato negli ultimi decenni, sia nel suo paese che in tutto il mondo?
Sono attiva da pochi anni per potermi esprimere sulla situazione degli ultimi decenni. Ad ogni modo quello che vedo sul movimento a livello europeo è una grande e rapida espansione a livelli e con carattere diversi. Noto che i soggetti attivi nel movimento si distinguono sia per autonomia sia per approcci e preparazione spesso molto diversi. Nonostante questa disomogeneità a livello qualitativo riconosco il grande potenziale e capacità del movimento di includere e coinvolgere un pubblico sempre più vasto e variegato.
Come si può migliorare il mondo con la permacultura, secondo Lei?
E’ un sistema capace di proporre semplici soluzioni a problemi complessi perché può essere applicato a diversi livelli e contesti, apportando cambiamenti concreti a piccola e larga scala.
C’è un calo del mercato del lavoro e sembra essere in diminuzione anche la possibilità di fare carriera. Può la Permacultura aprire nuove possibilità per le giovani generazioni?
Se adeguatamente combinata con spirito d’iniziativa e tanta voglia di imparare sviluppando la capacità di rispondere con continuità e creatività ai feedback, può sicuramente aiutare in questo momento di cambiamento.
Città o campagna, dove pensa la Permacultura avrà un impatto più forte nei prossimi anni?
Dalle esperienze in atto mi sembra che possa avere enorme impatto in città quanto in campagna e che anzi ci sia il dover morale di applicarla ugualmente in entrambi i contesti.
La Permacultura è generalmente contro l’attuale visione materialistica di accumulo indefinito di merci, denaro e piacere … se non è materialista, la Permacultura è spirituale?
Se s’intende per spirito il grande ed eterno mistero che permea e anima ogni cosa nell’universo, si può dire che la Permacultura è un’agente dello spirito e può essere considerata spirituale.
Secondo Lei la Permacultura può essere un buon modello per le grandi aziende agricole o è un modello adatto solo alle piccole aziende agricole?
Dagli esempi che esistono nel mondo sembra proprio che possa essere ugualmente applicata in aziende grandi come in quelle di medie e piccole dimensioni.
Qual è, secondo Lei, la relazione tra Permacultura e l’ampia famiglia di “nuove agricolture” che si stanno diffondendo in tutto il mondo, come la gestione olistica, agroecologia, l’agricoltura naturale e sinergica o con la vecchia scuola di agricoltura biodinamica?
La Permacultura è un sistema per la progettazione che in diversa misura e a seconda delle condizioni può includere molteplici tecniche.
Quest’anno, l’Italia ospiterà il EUPC, a Bolsena, splendida località del lago, nella Regione Lazio. Vuoi lasciare un messaggio alla gente che non sarà in grado di partecipare?
Ho scoperto e apprezzato la dimensione internazionale della Permacultura in un’altra convergenza europea ed è stato l’inizio di una ricca e interessante avventura. Grazie a questa esperienza non posso che consigliare a tutti coloro alla ricerca d’ispirazioni, contatti e convivialità di venire a Bolsena.
Chi è Valentina Cifarelli
Valentina Cifarelli si dedica con passione da oltre 10 anni a ideare e realizzare progetti di educazione non-formale per bambini, giovani e adulti soprattutto nell’ambito ambientale e sociale. Dopo la Laurea in Scienze della Comunicazione conseguita nel 2005 presso l’Università di Perugia, scopre la dimensione internazionale attraverso i programmi europei dedicati all’educazione non-formale, attualmente parte dello stesso programma chiamato Erasmus+, per cui diventa abile project manager e dinamica facilitatrice.
Scopre la Permacultura come ispirazione e strumento per sviluppare i progetti educativi che promuove con l’associazione Paradiso Ritrovato, applicandola con interesse e motivazione anche nella sua vita personale.
Vive in una piccola comunità nelle colline della Romagna, dedicandosi con passione a orto e api.
L’associazione Paradiso Ritrovato nasce dalla volontà di quattro donne che da anni studiano, ricercano e lavorano in Italia e all’estero in ambito educativo e ambientale. L’Associazione sostiene lo sviluppo e la sperimentazione di stili di vita comunitari, sostenibili e cooperativi, collabora con le associazioni e gli eco-villaggi che trasformano in realtà concrete nuovi modelli di vivere insieme. Le attività si rivolgono a tutti coloro che ricercano la pace globale ed individuale e condividono i principi di rispetto per la madre terra, verità, trasparenza e supporto reciproco.
Il progetto Children in Permaculture è nato da una squadra dedita ed entusiasta formata da 7 organizzazioni provenienti da Romania, Regno Unito, Slovenia, Italia, Repubbica Ceca, una scuola statale britannica ed una scuola materna in Romania. Questa diversità permetterà al partenariato CiP, nel giro di 3 anni (Settembre 2015 – Agosto 2018), di migliorare l’educazione dei bambini di età fra i 3 e i 12 anni, con un apprendimento formale, informale e non-formale, attraverso lo sviluppo di programmi, corsi, film e altre risorse che permetteranno agli insegnanti di scuole elementari e materne, ai presidi, ai genitori e agli educatori di impegnarsi in un’educazione olistica e sostenibile con i bambini con cui lavoreranno.
ATTIVITA’ CiP DURANTE L’EUPC
CiP organizzerà attività per bambini tutte le mattine.
Le attività per bambini saranno gratuite.