Expo 2015 – La bancarotta del buon senso
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La giornata è stata organizzata dal Comitato Scientifico Internazionale per EXPO 2015 del Comune di Milano, strutturata con una giornata seminariale dal titolo:
“Innovazione nell’agroalimentare: ricerca e imprese verso EXPO 2015”.
Grande attenzione mediatica e interventi da parte di importanti istituzioni accademiche nazionali ed internazionali ma con un’assenza assoluta di contraddittorio. La serie di interventi erano strutturati per orientare una direzione di marcia lontanissima dai temi forti della vera sostenibilità ambientale, della sovranità alimentare ed anche di tutta quella parte di innovazione scientifico-agronomica e sociale che sta attraversando il mondo agricolo, ma che in quella giornata non ha, di fatto, avuto cittadinanza.
È stata la bancarotta del buon senso.
Singolare infatti lo scenario. Spesso il mondo del biologico è stato accusato di radicalità, ma questa giornata ha segnato paradossalmente una radicalità opposta che ha prodotto un quadro davvero inquietante. È di tutta evidenza che va posta con forza una ragionevolezza diversa. In vista dell’ EXPO oramai il posizionamento delle grosse bocche di fuoco dell’apparato agro-industriale è chiaro. Decisiva sarà la capacità del nostro mondo di imporre un’agenda diversa che rimetta al centro della discussione la proposta vera per l’EXPO: il biologico può sfamare il mondo.