Food Forest: ovvero la foresta che si mangia
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Ecco che si è presentata l’occasione, dunque, per mettere in atto un’idea che ci frullava in testa da tempo: creare un sistema agroforestale capace di produrre cibo ma allo stesso tempo in grado di coinvolgere i consumatori attraverso un sistema virtuoso di sinergie. Abbiamo lavorato per mesi al progetto, facendo rilievi, sopralluoghi, valutando le colture e le caratteristiche dell’intera area, e soprattutto non perdendo mai di vista il fine ultimo: promuovere una produzione agricola sostenibile e concreta.
I primi partner ai quali abbiamo pensato sono stati i nostri amici svizzeri di Crowd Container (la cui storia l’abbiamo raccontata qui). Loro hanno sviluppato un sistema semplice, ma estremamente efficace, per istituire una corrispondenza diretta tra chi acquista e chi produce cibo. Grazie a loro, infatti, oggi e fino al 19 novembre è attiva una raccolta fondi che prevede il raggiungimento di 60mila franchi, che serviranno per avviare i lavori (potete vedere la campagna di crowdfunding qui).
Perché oltre all’aspetto prettamente agricolo ci sono in ballo diversi risvolti altrettanto importanti: quello paesaggistico che scaturisce dal ripristino e dalla creazione di ambienti variegati tra specie legnose arboree che rende il sistema più resistente ai cambiamenti climatici e al crescente rischio di desertificazione; a quello sociale, perché il progetto prevede la collaborazione lavorativa di persone svantaggiate. Ma anche l’aspetto ecologico nel senso più ampio: considerate che in America Latina la coltivazione di frutti tropicali destinati ai mercati europei costituisce una enorme impatto sull’ambiente. Incrementando la produzione anche dalle nostre parti, avremo la possibilità di allentare, fosse anche in minima parte, tale pressione.
In ultimo, forse l’aspetto che più di tutti ci sta a cuore; quello cioè di creare una filiera agricola etica e indipendente dalle logiche dei grandi mercati. Ogni anno insieme ai partner decideremo cosa e quanto produrre, evitando così sprechi e ottimizzando al meglio gli ordini con i pre-acquisti. Il consumatore così come il produttore avrà un ruolo primario e sarà coinvolto nelle diverse decisioni.
Abbiamo bisogno di idee nuove diceva qualcuno, a noi basta ripristinare le migliori del passato.