Il bosco che nutre: un progetto di food forest in Toscana
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Il progetto “Un bosco che alimenta” punta non soltanto alla riqualificazione del luogo, ma anche al coinvolgimento della cittadinanza, e in particolare di quanti vivono nel quartiere interessato all’intervento.
Il bosco, o food forest, sarà realizzato con la tecnica della permacultura, un metodo basato sulla sostenibilità, sull’osservazione della Natura e sulla capacità delle piante di autoalimentarsi e di autoregolarsi. Alberi da frutto e arbusti, erbe aromatiche e ortaggi, tuberi e rampicanti possono soddisfare da sé ogni bisogno, alimentandosi a vicenda e offrendo al tempo stesso i loro frutti.
Nella Permacultura la biodiversità favorisce la salute delle piante, che sono disposte in modo da ottimizzare al meglio l’irraggiamento solare, e vengono scelte in funzione della stagionalità: in ogni stagione c’è qualche pianta al culmine del suo vigore, mentre le foglie cadute delle une servono come nutrimento per le altre, e le radici delle diverse specie assorbono le sostanze nutrienti in modi differenti e a diverse profondità.
I residenti presenti hanno mostrato di gradire l’iniziativa. La Giunta comunale ha approvato il progetto.
Il programma prevede che Stefano Soldati, agronomo e permacultore e stimolatore dell’iniziativa, il 6 febbraio presenti il progetto alla città con una conferenza; il 7 febbraio, terrà un corso di introduzione alle Food Forest per un numero limitato di partecipanti. Il giorno successivo guiderà la fase della piantumazione, aperta a tutti, bambini compresi, per la realizzazione concreta del bosco edibile, la food forest di Pietrasanta.
Il progetto rientra nelle attività della Rete per un Luogo Comune, alla quale partecipano diverse associazioni pietrasantine e versiliesi che si sono riunite, nel marzo dell’anno scorso, con l’obiettivo di creare, nel centro di Pietrasanta, un luogo di aggregazione e condivisione.