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Il governo sempre più "pro Ogm"

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Il ministro Galan si scaglia contro la messa al bando degli ogm decisa dal Consiglio Provinciale dell’Alto Adige e, benchè travolto dalle critiche, traghetta il governo verso lo sdoganamento degli organismi geneticamente modificati.
Il ministro delle Politiche Agricole Galan si è scagliato ferocemente contro la messa al bando degli ogm approvata dal Consiglio provinciale dell’alto Alto Adige. Da più parti lo hanno investito le critiche per questa di posizione che si differenzia sostanzialmente dal percorso intrapreso dal suo predecessore. Ma lui replica:”ho solo ribadito quanto più volte detto sia in sede parlamentare che in altre sedi istituzionali”. E cioè che la decisione assunta dalla Provincia di Bolzano “non sarebbe attualmente compatibile con quanto previsto dalla legislazione nazionale, nè dalle vigenti normative europee”.”Galan deve tenere conto delle scelte del territorio e anche del fatto che l’Ue sta applicando progressivamente il principio di sussidiarietà alla questione degli Ogm, quindi sono i territori che devono scegliere”, incalza il sindaco di Roma Gianni Alemanno commentando la posizione del ministro sugli Ogm. Secondo Alemanno “occorre essere consapevoli che quando gli Ogm vengono utilizzati, creano dei problemi di contaminazione ambientale che finiscono per scacciare e vietare coltivazioni normali. L’Italia – ha concluso – non ha bisogno degli Ogm”. In linea con Galan, invece, la Confagricoltura che da sempre sostiene gli ogm, a differenza di Coldiretti che ha una posizione più cauta. Violente critiche hanno poi investito il Vaticano che, attraverso la Pontificia Accademia, ha anch’essa dato un sostanziale via libera agli organismi geneticamente modificati.

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