Per l’agricoltura Sinergica, l’irrigazione che da migliori risultati e danni minori, sia al terreno, sia alle coltivazioni è quella “a goccia”.
L’acqua, con tale procedimento, fuoriesce molto lentamente attraverso piccoli orifizi e s’infiltra nel terreno in profondità senza compattarlo né dilavarlo.
Altri vantaggi dell’irrigazione a goccia sono il minor consumo d’acqua, l’eliminazione dei problemi derivanti dalla bagnatura della parte aerea delle piante e la riduzione dello choc termico.
Esistono in commercio diversi tipi di tubi con gocciolatoi molto complicati che oltre a presentare un costo elevato, presentano nel tempo alcuni problemi, come l’ostruzione degli ugelli, a causa dei depositi di calcare e delle impurità presenti nell’acqua.
Si tratta di attrezzature studiate essenzialmente per l’agricoltura chimica, dove ogni volta che si cambia coltivazione, tubi e gocciolatori vengono rimossi e puliti con acidi.
Per un sistema permanente sono più indicati i più economici e meno problematici tubi in polietilene, a bassa pressione e non forati.
Per le aiuole rialzate, tipiche dell’agricoltura sinergica, è consigliabile utilizzare tubi da 12 ai 16 mm di diametro che, una volta forati, vanno fatti correre a 10 cm dai bordi alti delle aiuole e fissati al terreno con forcine di metallo.
I fori, distanziati tra loro di 20-30 cm, possono essere facilmente praticati utilizzando un sottile chiodo arroventato o un trapano con una punta da 1.5-2 mm.
I fori vanno rivolti verso il basso e posti sotto la pacciamatura con due prese d’acqua o connessioni in ognuno degli estremi dell’aiuola o, se le dimensioni della superficie da irrigare e la pressione dell’acqua lo consentono, vanno posti a circuito chiuso.
E’ bene prevedere per ogni attacco una valvola per il controllo del flusso dell’acqua dal tubo principale. Quest’ultimo, di diametro maggiore, farà da portante per tutti i forati posti sulle aiuole.
In un orto sinergico, una volta installati, i tubi per l’irrigazione a goccia resteranno permanentemente, e in caso di otturazioni degli ugelli, basterà semplicemente rifare altri fori.
La biografia del pioniere dell’agricoltura naturale
Grazie alla lunga frequentazione e alla diretta partecipazione ai lavori agricoli nell’azienda di Masanobu Fukuoka, nessuno meglio di Larry Korn ha conosciuto così da vicino la filosofia e il metodo di lavoro del pioniere dell’agricoltura naturale.
Oltre a narrare il lungo percorso che ha portato l’autore de La rivoluzione del filo di paglia ad abbandonare la sua carriera di fitopatologo per dedicarsi all’agricoltura del non fare, in queste pagine Korn illustra, attraverso le parole di Fukuoka, le basi scientifiche e pratiche di un metodo agricolo rivoluzionario in grado di assicurare rese abbondanti limitando al minimo gli interventi in campo, evitando le lavorazioni del terreno e l’impiego di concimi e pesticidi di qualunque tipo.
Con un linguaggio semplice ed esperienziale l’autore ci fa comprendere e amare la profondità del messaggio di Fukuoka, insieme metodo di coltivazione a impatto zero e filosofia di vita, con al centro un profondo amore per la natura.
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La tecnica del cippato in agricoltura per risparmiare acqua, petrolio e lavoro
Il BRF (bois raméaux fragmentés) ovvero il cippato di ramaglie fresche è una tecnica di coltivazione ecologica che migliora significativamente la struttura del terreno.
Jacky Dupety si serve del più antico metodo di fertilizzazione che consiste nella decomposizione naturale degli elementi organici provenienti – nel caso specifico – da ramaglie triturate di potature di alberi e arbusti.
L’arricchimento del terreno con cippato favorisce l’accumulo di nutrienti utili per la crescita di piante, mantiene umificato il terreno e non richiede altri tipi di concimazione.L’orto senz’acqua spiega in modo chiaro e completo come applicare il cippato nel proprio orto e le varie sperimentazioni che ne hanno dimostrato la validità ecologica e economica.
In chiusura i resoconti delle prime esperienze dell’applicazione del cippato di ramaglie fresche in Italia e un indirizzario utile a cui rivolgersi.
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Le origini, l’esperienza, la pratica
a terra è un organismo vivo, dispensatore di cibo, non un supporto inerte su cui affaticarsi e ricavare una produzione: è questo il messaggio di Emilia Hazelip, ideatrice dell’agricoltura sinergica.
Questo libro, nato dalla passione e dalla dedizione dei membri della Libera Scuola di Agricoltura Sinergica, raccoglie gli scritti e l’esperienza di questa donna straordinaria, rendendoli disponibili per il grande pubblico.
Mantenendo l’approccio di un prontuario di orticoltura, vengono esposti i principi dell’agricoltura sinergica: dalla rinuncia alla lavorazione del suolo all’uso sistematico della pacciamatura e delle aiuole rialzate, suggerendo in modo dettagliato come ottenere produzioni abbondanti e di qualità con il minimo intervento e nel massimo rispetto dell’ambiente naturale.
Oltre alla descrizione pratica dei criteri e delle tecniche dell’agricoltura sinergica, vengono illustrati approfonditamente i concetti filosofici e scientifici che ne hanno ispirato l’elaborazione. Emilia Hazelip invita il lettore ad avvicinarsi al lavoro nell’orto come alla cura di un sistema vivente in continua evoluzione, trasmettendo la meraviglia per l’incredibile complessità di relazioni che sono alla base della vita vegetale.
Nella parte finale del volume sono raccolte le testimonianze di chi ha messo in pratica questi insegnamenti coltivando con successo un orto sinergico nella propria terra o comunità e negli ambiti sociali e professionali più disparati: scuole, giardini pubblici e perfino alcune strutture sanitarie, come accade nel prestigioso campus “Cascina Rosa” dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Una guida facile e chiara per chi vuole iniziare a praticare o approfondire il metodo biodinamico
Come applicare il metodo biodinamico? Come scegliere le sementi? Quali sovesci utilizzare? Quali trattamenti naturali impiegare?
Questo manuale risponde, con testi chiari e numerosi disegni e fotografie, alle principali domande inerenti la pratica dell’agricoltura biodinamica.
Il curatore della presente edizione ha adattato il volume alle condizioni e alle specificità della realtà italiana, rendendolo particolarmente indicato a chi opera nel nostro paese.
Il libro descrive con precisione l’impiego dei preparati biodinamici da spruzzo e da cumulo, il compostaggio e l’uso delle diverse tisane ed estratti vegetali per migliorare la fertilità del suolo e la crescita delle piante.
L’autore si sofferma inoltre sull’importanza della policoltura e dell’allevamento, e descrive approfonditamente alcune colture specializzate come i frutteti e i vigneti. Oltre 200 illustrazioni e disegni a colori rendono il volume immediatamente comprensibile e di facile utilizzo per tutti.
Tutti questi motivi rendono questo manuale un riferimento importante e utile per tutti gli agricoltori che già praticano o che vorrebbero avvicinarsi all’agricoltura biodinamica, così come per giardinieri e appassionati che troveranno anch’essi preziose indicazioni.