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L’agricoltura contadina ci salverà

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La nuova PAC (Politica Agricola Comunitaria) europea 2014-2020 è stata approvata in via definitiva alla fine dello scorso anno e si stanno compiendo i passaggi attuativi a livello nazionale, ma già si fanno sentire voci critiche e dissenzienti.
La nuova PAC (Politica Agricola Comunitaria) europea 2014-2020 è stata approvata in via definitiva alla fine dello scorso anno e si stanno compiendo i passaggi attuativi a livello nazionale, ma già si fanno sentire voci critiche e dissenzienti da parte di alcuni settori del mondo agricolo, un mondo oggi più variegato che in passato e sempre più diviso tra fautori della modernizzazione in chiave imprenditoriale e chi, preferendo modelli più ecosostenibili, torna a chiamarsi, non senza un certo orgoglio, “contadino”. Una di queste voci è quella di Sergio Cabras, non uno studioso di professione, ma un appassionato neo-contadino(come ama definirsi sul suo sito www.ecofondamentalista.it) che ha scritto un libro uscito appena prima dell’estate dal titolo inequivoco:
“Terra e futuro. L’agricoltura contadina ci salverà”, edito per i tipi diEurilink.
«In trent’anni di vita in campagna ho avuto modo innumerevoli volte di scontrarmi con i mille ostacoli che le leggi attuali frappongono a quella che, fino a pochi decenni fa, era l’attività grazie alla quale moltissima gente traeva di che vivere: un’agricoltura su piccola scala ben integrata con l’ambiente – spiega lo stesso Cabras – Ho deciso di dedicare il tempo libero a capire quale sia il motivo di questa – per certi versi paradossale – situazione, quali interessi vi si muovano dietro, a come si è prodotto questo stato di cose e in che direzione si sviluppa… E quando si guarda al perché delle leggi ci si trova dentro tanta storia, tanta politica, ed anche strategie globali che coinvolgono tutto il pianeta, a partire dalle basi della nostra alimentazione, come nel caso dell’obbligo di registrazione per le sementi, dei brevetti sulla vita, degli accordi internazionali sul commercio, dell’accaparramento di terre (land-grabbing), degli effetti della chimica sul ruolo delle api nell’impollinazione. Ho messo insieme argomenti e documentazioni, citazioni ed interviste, dati ed esperienze personali dando forma ad un quadro complessivo e radicalmente critico che illustra l’agricoltura di oggi sotto tre aspetti principali: i semi, la terra ed il lavoro, esaminando le politiche e leggi che li riguardano e mettendo a confronto, su queste aree tematiche, il modello agroindustriale e quello contadino. Ma l’intento dell’opera è soprattutto propositivo: dall’attivista indiana Vandana Shiva al genetista italiano Salvatore Ceccarelli, dalla rete contadina internazionale La Via Campesina ai movimenti italiani per i beni comuni e per l’acceso alla terra, dalle proposte di leggi specifiche per l’agricoltura contadina (tra cui quella sostenuta anche da Terra Nuova) ai mercati a vendita diretta e km zero, dall’ipotesi BioLinux (brevetti open source sulle sementi) al recupero degli antichi usi civici e delle comunanze agrarie, l’autore rappresenta il carattere corale e sfaccettato delle molte idee, critiche e rivendicazioni che vengono oggi da più parti messe sul campo (è il caso di dire) per salvare i contadini (e forse non solo loro) dall’estinzione e per dare una possibilità di futuro ad un’agricoltura sostenibile e non solo orientata al profitto e al Mercato. Partecipo attivamente alla Campagna popolare per una legge che riconosca l’agricoltura contadina e nel mio libro sottolineo i molteplici risvolti collaterali virtuosi di questo specifico  tipo di agricoltura e di presenza umana nei territori rurali, con le sue ricadute positive per tutti in termini di cura e recupero del paesaggio (e quindi anche, collateralmente, in termini di turismo), di salvaguardia degli equilibri idrogeologici, di protezione della biodiversità e degli ecosistemi, di qualità del cibo, dell’acqua e dell’aria, di occupazione e, non ultimo, di un contributo importante alla riconversione di un modello economico e di una visione del mondo che ispirano le politiche e le leggi che governano l’oggi e preparano il domani. Avanzo anche proposte , un contributo alla discussione e all’attenzione pubblica, quanto mai necessarie oggi, nel trovarci di fronte a passaggi decisivi per i prossimi anni, come le prospettive di vendita del demanio agricolo, i criteri di applicazione a livello nazionale della PAC 2014-2020 ed il nuovo regolamento eurocomunitario sulle sementi, ma più in generale di fronte alla necessità di trovare nuove prospettive di occupazione e sussistenza per molte persone e diversi modelli economici che siano sostenibili socialmente ed ecologicamente e non così soggetti a meccanismi macroeconomici (ed alle loro crisi) del tutto estranei al controllo ed alle necessità autentiche delle persone».  
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