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L’agricoltura organica che rigenera il terreno

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Cos’è l’agricoltura organica e rigenerativa? A spiegarcelo è la ong Deafal, impegnata sul fronte della divulgazione delle pratiche agricole sostenibili.
« L’Agricoltura Organica e Rigenerativa (AOR) è una disciplina teorico-pratica che attinge da differenti approcci ed esperienze di agricoltura sostenibile che hanno attraversato il secolo scorso e quello attuale. L’AOR massimizza le risorse presenti all’interno di una azienda agricola e di un territorio diminuendo i costi di produzione e rispettando le fasi e i cicli della natura» spiegano da Deafal.
L’ONG milanese propone e diffonde l’AOR in Italia dal 2010, dopo aver incontrato in America Latina il collettivo di agronomi e ricercatori COAS. I membri del COAS, già da alcuni decenni, stavano applicando nuovi principi e tecniche agricole che dessero ai produttori latinoamericani una valida alternativa al modello agroindustriale.
«L’intuizione di proporre un nuovo modello produttivo anche per l’Europa nacque dalla constatazione dello stato di profonda crisi dell’agricoltura moderna, basata sulla monocoltura e sulla strettissima dipendenza da input esterni– spiegano dall’associazione – A partire dal dopoguerra l’agricoltura moderna, nella misura in cui ha incrementato la produttività dei terreni, è andata degradando ed esaurendo le risorse naturali che fino a quel momento avevano permesso un certo equilibrio tra i fattori naturali della produzione agricola (acqua, suolo, aria, animali) e l’attività umana. L’impiego massiccio d ifertilizzanti di sintesi ha provocato un rapido dilavamento dei microelementi del suolo, facendo in modo che grossi quantitativi di N P K siano ormai bloccati al suolo e non assimilabili dalle piante. L’uso dei diserbanti ha distrutto o paralizzato l’attività microbiologica del suolo, impedendo la formazione di sostanza organica e humus. I pesticidi hanno portato grandi squilibri nelle popolazioni di insetti e nelle catene trofiche dell’ecosistema agricolo, causando la selezione di generazioni resistenti agli agrofarmaci».
«Infine, un uso inappropriato della meccanizzazione ha provocato la distruzione della struttura, la compattazione e, nelle zone di collina e montagna, estesi fenomeni di erosione del suolo. Gli alti livelli di erosione, che in alcune aree italiane superano le 10 t/ha/anno, è forse il fenomeno più preoccupante perché dilapida rapidamente il capitale più importante per l’azienda agricola, il suolo.  È proprio nel suolo che si realizza una parte fondamentale dei cicli biogeochimici indispensabili per la vita. Sono la ricchezza e la salubrità del suolo che permettono la coltivazione di piante sane ed equilibrate che generano, a loro volta, salute per gli animali e per le persone. Per questi motivi, l’AOR basa il proprio lavoro sulla rigenerazione del suolo e sulla corretta nutrizione delle piante, sulla Gestione Olistica delle proprietà, il Keyline o l’implementazione di altri metodi quali il PRV (Pascolamento Razionale Voisin), sulla preparazione degli orti seguendo il metodo Biointensivo o le semplici consociazioni. L’AOR fonda il proprio operare sull’integrazione delle conoscenze tradizionali, le buone pratiche agricole con le moderne conoscenze scientifiche importanti fenomeni naturali come le fermentazioni, la solubilità degli elementi e la degradazione della sostanza organica, vengono studiati dall’Agricoltura Organica e Rigenerativa e presentati in forma semplificata agli agricoltori. In questo modo, i produttori hanno a disposizione un pool completo di tecniche e tecnologie che possono applicare facilmente in azienda, rendendosi autonomi dal pacchetto di input proposto dall’industria agrofarmaceutica».
Cromatografia
La Cromatografia è una analisi qualitativa del suolo ideata ai primi del ‘900 dal biochimico tedesco Pfeiffer, collaboratore di Rudolf Steiner. Analizza il suolo attraverso una “fotografia” che mostra l’interazione dei microorganismi con i minerali e la sostanza organica. In questo modo, si ottengono delle informazioni qualitative che le analisi di laboratorio tradizionali non riescono a fornire, come l’effettiva disponibilità per le piante di elementi minerali: questi sono spesso presenti nel terreno ma sono bloccati a causa della scarsa o nulla presenza di microorganismi. Anno dopo anno, la Cromatografia permette di seguire e monitorare il processo di rigenerazione dei terreni agricoli.
Microbiologia
Lo studio e la ricerca portati avanti negli ultimi anni, hanno permesso di identificare i ceppi di funghi, batteri ed attinomiceti che svolgono un ruolo essenziale nel mutuo scambio tra suolo e piante.
In Agricoltura Organica e Rigenerativa, le conoscenze acquisite dalla ricerca scientifica vengono “decodificate” e semplificate nell’isolamento, lariproduzionee l’applicazione in campo dei microorganismi benefici. Questo lavoro è realizzato in modo che tutti gli agricoltori possano produrre i propri microorganismi in modo sicuro, semplice e con pochissimi strumenti di facile reperibilità.
Preparati organici e minerali
L’AOR considera gli scarti di produzione non come un rifiuto ma come una risorsa importantissima per massimizzare l’efficienza economica, ecologica ed agronomica dell’azienda. Deiezioni animali, resti di potatura, residui di trasformazione ed altri elementi che spesso sono considerati un ingombrante residuo, vengono valorizzati per elaborare preparati che restituiscono fertilità al terreno e nutrono le piante. Con il compostaggio aerobicosi preparano concimi e ammendanti che riattivano il terreno e lo arricchiscono di sostanza organica; attraverso la fermentazione anaerobica si elaborano biofertilizzanti efficienti che riequilibrano lo stato nutritivo delle piante; con gli elementi minerali di base vengono preparate soluzioni minerali per la difesa delle colture. Ogni preparato, oltre a soddisfare le esigenze descritte sopra, è uno strumento necessario per chiudere il ciclo aziendale e per massimizzare l’efficienza produttiva.
Disegno Keyline
Il disegno Keyline è un insieme di principi e tecniche per lagestione, la regimazione e l’uso efficiente delle acque all’interno di un terreno o di una porzione di territorio. Infatti, attraverso il controllo del flusso delle acque superficiali, si riduce l’erosione, si aumenta la disponibilità idrica per le colture, e si facilita la proliferazione di microorganismi nel suolo. Questi risultati si ottengono elaborando un progetto cartografico in cui si stabiliscono le nuove linee di deflusso delle acque piovane, che in campo vengono ottenute attraverso una rete di mini infrastrutture quali: nuove direzioni di lavorazione, canali superficiali e sotterranei, camminamenti, piccoli invasi.
Alla base del disegno Keyline vi è una progettazione che considera l’azienda come un’unica entità produttiva che deve esprimere il massimo del suo potenziale in base alle caratteristiche topografiche, pedologiche, ambientali e idriche dei suoi terreni.
Pascolo razionale
La degradazione della maggior parte dei nostri pascoli e la diminuzione della qualità del foraggio è data quasi sempre da una gestione errata degli animali. Molto spesso si osservano pochi animali distribuiti in grandi spazi; in questo modo il bestiame tende a consumare ripetutamente le piante più appetibili, portandole prima ad una condizione di stress e poi alla scomparsa. Una gestione efficiente degli animali prevede invece la divisione del pascolo in piccole parcelle nelle quali il bestiame viene spostato velocemente, anche una o due volte al giorno, tramite l’uso di recinzioni elettriche. Gli animali torneranno nella stessa parcella solo dopo che il cotico erboso si è riaffermato pienamente. Questa tecnica permette all’allevatore di aumentare il carico animale ad ettaro e di incrementare velocemente la qualità del suolo e dei pascoli.
La Gestione Olistica
Holistic Management® (Gestione Olistica) si definisce un processo strutturato, incentrato sulla Totalità che migliora la presa di decisioni critiche. L’HM offre strumenti e strategie comprovate per la cura di terreni degradati e per la creazione e la gestione di aziende agricole sane e redditizie; l’uso sostenibile del bestiame, le procedure di pianificazione e i risultati economici, sociali ed ecologici positivi sono i fattori maggiormente enfatizzati da questo metodo che sostituisce l’approccio basato sulla messa in atto di soluzioni frammentarie e a breve termine.
Le tecniche e le strategie dell’Agricoltura Organica e Rigenerativa sono aperte, dinamiche e plasmabili su ogni realtà produttiva,ma esprimono la loro piena efficacia quando vengono applicate non come un input “sostenibile” in sostituzione di input dannosi, ma quando si vanno ad affiancare ad un lavoro sul tessuto ambientale e socio-economico del territorio rurale.
Ciò significa dare la massima importanza, dal punto di vista agroambientale, alla varietà e agli ecotipi locali, alla promiscuità di colture annuali e perenni, alla complessità del sistema con la piantumazione di specie arboree ed arbustive, alla centralità degli avvicendamenti e delle rotazioni, all’uso delle covercrop e di una meccanizzazione appropriata e responsabile.
Dal punto di vista socio-economico, si deve invece lavorare per rendere l’agricoltura e i produttori quanto più autonomi dalle oscillazioni speculative dei mercati globali, avviando relazioni nei territori e progetti di filiera. Solo in questo modo si può garantire la giusta retribuzione per chi lavora e il controllo diretto, attuato da una forte alleanza tra il mondo contadino e il tessuto urbano, dei processi produttivi e di trasformazione.
L’Agricoltura Organica e Rigenerativa è dunque un patrimonio di persone, competenze, esperienze, tecniche e tecnologie che attraverso la produzione di cibo sano, di qualità e alla portata di tutte/i, rappresenta un vero motore di cambiamento sociale.
Deafal (Delegazione Europea per l’Agricoltura Familiare di Asia, Africa e America Latina) è una ONG accreditata al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ed è socia dell’Associazione ONG italiane.
Costituita nel 2000 ha rappresentato in Italia e in Europa comunità di agricoltori familiari brasiliani nonché la Red Nacional Mujeres Rurales, organizzazione di donne contadine che opera in tutti gli Stati del Messico.
Il principale obiettivo dell’ONG è intervenire nella promozione umana, sociale ed economica dei piccoli produttori agricoli del Sud del mondo, favorendo la loro partecipazione a processi di produzione, commercializzazione e consumo ad impatto ecologico e sociale minimo, secondo i principi, le metodologie e le esperienze più avanzate sviluppate dalla cooperazione allo sviluppo.
Le principali aree di attività sono:
– Sicurezza e sovranità alimentare
– Agricoltura Organica e Rigenerativa (AOR) e agricoltura familiare
– Tutela ambientale e della biodiversità
– Educazione alla Cittadinanza Mondiale e Educazione Ambientale

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