L’Europa si inchina davanti al nuovo mais ogm
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Ufficialmente “non c’è stata una maggioranza qualificata”, sebbene diciannove Paesi abbiano votato «no», il consiglio dei ministri Affari generali dell’Ue non è riuscito a bloccare la coltivazione del supermais transgenico. La presidenza greca ha deciso di non votare, lasciando così piena responsabilità alla Commissione Ue a cui spetta l’ultima parola, e che si trova di fronte al parere tecnico positivo espresso ripetutamente dall’Agenzia per la sicurezza alimentare, malgrado il rischio contemplato, e ritenuto accettabile, di uccidere diverse specie di farfalle e falene.
La Commissione, in base alle regole attuali, senza un voto favorevole o contrario può adottare automaticamente il via libero al mais 1507, su cui il commissario responsabile Borg si è finora mostrato favorevole a procedere.
Il mais 1507 è funzionale all’agricoltura industriale e all’uso indiscriminato di erbicidi e insetticidi, prodotti, guarda caso, dalle stesse multinazionali. Contiene due geni che producono un insetticida (la tossina Bt) e garantiscono la tolleranza a un erbicida totale, il Glufosinato ammonio.
Hanno votato tutti contro tranne cinque Paesi che elenchiamo: Spagna, Regno Unito, Estonia e Svezia. Mentre Germania, Portogallo, Belgio e Repubblica Ceca si sono astenuti. Molto critica la stampa tedesca per l’astensione imposta dalla Merkel: tutti i partiti erano contrari tranne quello della cancelliera.