L’ortica può aiutare le api?

Da qui l’idea di provare a usare l’ortica a vantaggio dell’apicoltura. Certamente capisco che si tratterà “solo” di un aiuto che non potrà sostituirsi ai metodi di lotta più convenzionali, ma… perché non provare? Da qui il quesito: come estrarlo? Ho pensato all’oleolito di ortica per 2 motivi: lo posso “spennellare” davanti alla porticina d’ingresso dell’arnia dove le api passano e si “strusciano”; l’oleolito magari non è dannoso per le api come invece potrebbe esserlo una preparazione alcolica.
Il punto è che non so se l’oleolito è una preparazione in grado di estrarre l’acido formico.
Ciao e grazie,
Claudio

Risponde Ferdinando Alaimo, autore dell’Erbario della salute (Terra Nuova Edizioni)

Gentile Claudio,
Gli acidi organici, tra cui l’acido formico, prediligono in genere come solvente l’acqua e l’alcol. Non penso perciò che un oleolito di ortica sia adatto alle necessità del nostro apicoltore. Segnalo invece che la trementina, un’oleoresina estratta da alcune conifere, contiene acido formico. Inoltre la trementina, così come l’olio essenziale di tea tree, di timo, di ginepro e di eucalipto sono provvisti di una notevole azione antiparassitaria e sono facilmente incorporabili in un qualsiasi olio vegetale. In che proporzioni per combattere animalacci come la varroa non saprei dire. Si dovrà sperimentare.
Cordialmente,
Ferdinando Alaimo