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L’orto sinergico nel cuore

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I motivi e la diffusione dell’agricoltura sinergica in Italia e all’estero
Se è vero che “siamo ciò che mangiamo”, proviamo a rivolgere un pensiero agli orti e ai campi dove viene prodotto gran parte del nostro cibo e dove ortaggi, cereali, alberi da frutto, stanno schierati come soldati su filari paralleli che non s’incontrano mai; oppure stipati all’inverosimile in recinti.

Individui tutti uguali per forma, colore età, dimensione, piantati sul terreno nudo e piatto.Vivono nello stesso posto, ma non veramente “insieme”, poco considerati nelle loro funzioni e relazioni, coltivati solo per il consumo e il profitto.

E forse non è un caso che nei luoghi dove gruppi umani tentano di costruire nuove piccole società, come gli ecovillaggi, in cui coltivare il rispetto per le differenze e il valore d’ogni età della vita, nascano orti sinergici.

L’articolo, che comprende anche la storia di Daniele, un detenuto di “Solliccianino”, che con la scuola “Emilia Hazelip”, autrice per Terra Nuova del libro “Agricoltura Sinergica” ha intrapreso un viaggio per creare insieme un orto sinergico all’interno dell’Istituto carcerario, è stato pubblicato sul numero di luglio/agosto 2004 della rivista Terra Nuova di cui puoi chiedere una copia arretrata in omaggio!

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