L’orto sul balcone
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Gli orticoltori da balcone sono come i cuochi che cucinano a istinto. A poesia. Non uno che faccia come l’altro, non uno che tenga nota esatta di quando ha piantato e quanto ha innaffiato, così da poter fornire una «ricetta» riproducibile. Di conseguenza, i risultati ottenuti e i giudizi sulle varietà che meglio si adattano ad essere coltivate sono assai spesso divergenti. Ma le esperienze hanno un elemento comune: le verdure che crescono sul balcone, senza concimi chimici né pesticidi, non danno solo soddisfazione e cibo sano, ma possono fornire anche un apporto tutt’altro che simbolico alla tavola.Certo, a meno di non poter contare su un balcone o un terrazzo di grandissima estensione, è difficile eliminare del tutto l’acquisto di ortaggi, ma per alcuni mesi all’anno di sicuro si può ridurre la spesa dal fruttivendolo.
Vi raccontiamo le esperienze di alcuni contadini metropolitani che, utilizzando il loro balcone o quello condominiale, riescono con successo ad autoprodurre squisite e profumate verdure… anche in città!
Sempre nell’articolo:
>> Zucchine per tutta la famiglia
>> I pomodori del dentista
>> Patate e ravanelli
>> Attenzione ai merli
>> Pomodori e forassite
>> L’insalata nelle lattine dei croccantini
>> Agricoltura sinergica sul balcone
>> BOX: Vasi, vasetti e terricci
L’articolo è disponibile nel numero di Marzo 2010 di Terra Nuova versione eBook.
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