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La Camera mette un freno all’apertura incondizionata agli ogm in campo

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La Commissione agricoltura della Camera ha messo un freno all’apertura incondizionata agli ogm in campo che era insita nei decreti del ministero delle politiche agricole, guidato fino a ieri dalla dimissionaria Teresa Bellanova; 26 associazioni annunciano che monitoreranno ora le decisioni del Mipaf.
La Camera mette un freno all’apertura incondizionata agli ogm in campo
La Commissione agricoltura della Camera ha messo un freno all’apertura incondizionata agli ogm in campo che era insita nei decreti del ministero delle politiche agricole, guidato fino a ieri dalla dimissionaria Teresa Bellanova; 26 associazioni annunciano che monitoreranno ora le decisioni del Mipaf.
«Esprimendo la nostra preoccupazione per una situazione governativa così difficile che colpisce proprio il settore dell’Agricoltura, accogliamo con grande soddisfazione i pareri condizionati votati ieri dalla Commissione Agricoltura della Camera ai decreti del Ministero dell’Agricoltura, che tentavano di forzare un’apertura illegittima agli OGM “vecchi” e “nuovi” (le New Breeding Techniques – NBT) e di negare la possibilità per gli agricoltori di svolgere attività quali il reimpiego delle sementi o lo scambio di parte del raccolto come sementi o materiale di moltiplicazione» scrivono in una nota stampa le 26 associazioni che si sono mobilitate per frenare i provvedimenti.
«Grazie all’apertura al dialogo con le organizzazioni agricole biologiche e contadine, le associazioni di tutela ambientale e dei consumatori da parte dei relatori incaricati, e al sostegno dei membri della Commissione Agricoltura della Camera, questo tentativo è stato per il momento sventato – si legge nella nota – La brutta pagina del parere espresso dalla Commissione Agricoltura del Senato è, così, superata. Il futuro ministro dell’Agricoltura sarà chiamato a rispettare i vincoli posti dai pareri espressi alla Camera. In tutti si chiede, infatti, il rispetto  della sentenza della Corte europea di Giustizia che ha stabilito che alle NBT  si applicano senza eccezioni o deroghe le norme oggi esistenti per gli OGM, unitamente allo stralcio dei riferimenti relativi agli OGM nei decreti in esame, a conferma della natura di Paese libero da OGM dell’Italia. Ci impegniamo comunque a monitorare le decisioni del Mipaaf, affinchè sia rispettata la volontà democratica espressa alla Camera».
La nota è stata sottoscritta dalle seguenti associazioni:
Acu; Aiab; Altragricoltura Bio; Ari; Asci; Ass. Agr. Biodinamica; Civiltà Contadina; Coord. Zero OGM; Crocevia; Deafal; Égalité; European Consumers; European Coordination Via Campesina; Fair Watch; FederBio; Firab; Greenpeace; Isde; Legambiente; Lipu; Navdanya; Pro Natura; Slow Food; Terra!; Unaapi; Wwf.

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