Mani nella terra anche se c’è solo il balcone: i consigli di primavera
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«I balconi, le terrazze, ma anche i davanzali delle finestre offrono a tutti l’opportunità di dedicarsi alle piante. Coltivare significa prendersi cura delle piante. E’ un’esperienza di crescita personale, ma anche l’occasione per mostrare ai più piccoli che prendersi cura dell’ambiente che ci circonda parte da piccoli semplici atti quotidiani che tutti sono in grado di fare – spiega Beldì – E anche una piccola coltivazione offre la possibilità di contribuire a migliorare l’ambiente in cui viviamo: riduce la presenza dei gas serra, catturando anidride carbonica; aiuta ad evitare il fenomeno “isola di calore” nei centri cittadini, grazie alla capacità delle piante di riflettere la luce solare; se coltiviamo ortaggi o aromatiche permette di disporre cibo a metri (e non kilometri) zero; molti fiori permettono la nutrizione di impollinatori e di farfalle. Potrei continuare a lungo con questo elenco! Quindi il mio invito è quello di organizzarsi per utilizzare gli spazi casalinghi per coltivare. Anche se coltivare in vaso richiede più attenzioni che la coltivazione a terra (con la rimarchevole eccezione del controllo delle erbe spontanee) la grande varietà di vegetali permette di scegliere le piante più adatte, preferendo quelle più rustiche se siamo consapevoli che abbiamo poco tempo da dedicare alla loro cura».
«A marzo le temperature aumentano e le giornate si allungano. Sono le condizioni ideali per iniziare le coltivazioni, anche se per le piante estive, quelle che richiedono temperature minime superiori ai 10°C come pomodori, basilico, petunie, melanzane, begonie, è ancora troppo presto per la coltivazione all’aperto» aggiunge Beldì, che fornisce consigli per la gestione degli spazi e la scelta di cosa piantare a seconda delle dimensioni del balcone e dell’esposizione.
«Riguardo all’esposizione, gli spazi a nord possono essere utilizzati solo per poche piante che crescono bene all’ombra ad esempio la melissa, la menta e, sorprendentemente, il basilico. Tra le piante da fiore posso ricordare le ortensie e i bellissimi ellebori. Naturalmente la luce deve comunque arrivare, altrimenti le piante, per cercarla, tendono a filare – prosegue Beldì – Se la luce è così importante sembrerebbe che per le altre piante l’esposizione migliore sia quella a Sud, ma non è così. Le piante soffrono il caldo, in particolare le piante in vaso che sviluppano le radici in un terriccio esposto al riscaldamento solare. Oltre a richiedere più acqua le piante si stressano e crescono più lentamente o fioriscono poco. Chi ha un balcone rivolto a Sud deve disporre di tende o arelle per schermare le piante dalla luce solare nelle ore più calde della giornata. Anche i balconi esposti ad Ovest possono presentare il medesimo problema, perché il periodo di esposizione alla luce corrisponde con quello delle ore più calde della giornata. E anche in questo caso è necessario predisporre delle schermature».
«Chi pensa di non avere il pollice verde può iniziare scegliendo piante rustiche, semplici da coltivare. Sono quelle che sopportano meglio i nostri errori. Penso a molte piante aromatiche, ad ortaggi come le insalate da taglio, al fagiolino, al peperoncino piccante e, fra i fiori, alla calendula, ai tagete, alle zinnie, alle petunie, alle gerbere. Con queste piante l’importante è ricordarsi di innaffiarle regolarmente evitando sempre eccessi di acqua che sono dannosi come la carenza. Un indicatore facile da seguire è il seguente: non deve mai esserci acqua nel sottovaso».
«Tra marzo e aprile si possono seminare nei vasi insalate da taglio, crescione, ravanelli e trapiantare cipolle e bietine. Si possono anche prelevare degli stoloni (sono dei fusti striscianti che hanno già delle radici di menta e santoreggia e fare nuove piantine. Con la menta è molto semplice anche fare talee, perchè radica facilmente. Consiglio di usare la menta piperita solo se se ne vogliono far seccare le foglie per preparare delle tisane. Se la menta vi serve per cucinare o per preparare degli aperitivi è meglio la menta romana, che è più delicata, perché contiene meno mentolo – prosegue ancora Beldì – Si può anche iniziare la coltivazione delle aromatiche, in particolare timo, salvia e rosmarino, con l’avvertenza di tenerle in un angolo riparato, o in appartamento, fino a quando non si è sicuri che la notte le temperature non scendano più sotto i 4-5°C. Se si dispone di uno spazio adeguato si può tenere anche un vaso di lavanda, un tripudio di colori e di profumi ed un ottimo ristorante per moltissimi insetti impollinatori: api, bombi, farfalle. Fra i fiori questo è il periodo delle viole e delle primule. Vi ricordo che questi fiori si possono anche mangiare e sono ottimi per guarnire insalate, frittate ed altri piatti. Mi sono dimenticato delle fragole. Facili da coltivare, ma devono essere riparate dalle piogge (e dagli innaffiatoi) perché la bagnatura di foglie e frutti è la via d’ingresso per molte malattie fungine».
I LIBRI DI FRANCESCO BELDÌ
Le aromatiche, o officinali, rappresentano un gruppo di piante di particolare interesse sia per i loro molteplici impieghi culinari ed erboristici, sia per la relativa facilità di coltivazione.
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