Dal 29 giugno all’1 luglio la comunità di Mondeggi, vicino a Firenze, festeggia i quattro anni di presidio contadino che hanno riportato alla vita un terreno e una proprietà di cui le istituzioni volevano disfarsi perché lasciata in abbandono.
«Sono passati 4 anni da quando abbiamo organizzato la prima manifestazione ed è iniziato il presidio contadino per fermare la privatizzazione di questo enorme bene lasciato in abbandono dalla provincia di Firenze» spiegano a Mondeggi i ragazzi del gruppo che in questi anni ha coltivato le terre e ristrutturato il casale nelle campagne di cui l’ente locale non si curava più.
«Di strada ne abbiamo fatta tanta e oggi Mondeggi è un esempio di Bene Comune gestito con il metodo del consenso da un’assemblea plurale e una rigogliosa fattoria senza padroni .E’ una comunità in lotta che cerca giorno dopo giorno di costruire mondi altri fuori dalle logiche del capitale riappropriandosi della capacità ancestrale dell’uomo di potersi autodeterminare attraverso la produzione di cibo, la costruzione di comunità, la resistenza» dicono dal presidio.
Le accuse all’ente locale
«Nonostante il sostegno di centinaia e centinaia di cittadini, docenti, accademici, realtà autogestite, agricoltori locali e delle varie reti nazionali, Mondeggi è ancora un’esperienza ritenuta illegale e a rischio sgombero – proseguono i promotori – Nel maggio 2017 è stato protocollato il progetto “Gestione del bene comune Mondeggi” che è stato sottoscritto dai più autorevoli giuristi italiani insieme a 350 accademici e renderebbe possibile legalizzare questa esperienza, ma le istituzioni persistono nell’idea di alienare il bene giocandosi l’unica carta che gli è rimasta: la legalità. Una legalità che scricchiola pensando a come hanno gestito il bene e al tentativo disperato di vendere alla multinazionale americana “Constellation Brand” proprietaria del marchio Chianti Ruffino».
«E’ così che i solerti amministratori chiusi nei loro palazzi dai grandi bastioni intendono soffocare la voce di chi crede in altri mondi possibili. Non sanno che chi lotta non muore mai. Quest’anno il focus della “Tre Giorni di Mondeggi” verterà su mutualismo e creazione di comunità partendo proprio dal lavoro collettivo , cardine principe di un territorio che attraverso la partecipazione di tutti/e e per tutti/e custodisce i beni comuni. Un altro tentativo di questa tre giorni sarà quello di creare connessioni più forti e legami più saldi con i comitati locali, con l’intento di custodire e difendere il territorio da speculazioni e abusi ambientali. Senza la gente non si decide niente!».
Estremamente utile e interessante, per approfondire il Movimento della resistenza contadina di oggi in Italia, è la lettura del libro
“Genuino clandestino” (Terra Nuova Edizioni), dal nome dell’omonima Rete di agri-culture resistenti.
Genuino Clandestino è una rete informale di realtà agricole e urbane impegnate a promuovere il diritto alla terra e al cibo, nell’ottica della difesa dell’ambiente e del territorio, della promozione dei legami sociali e dei diritti di chi la terra la lavora.
Gli autori raccontano, attraverso le parole e le fotografie, dieci realtà che hanno deciso di sfidare le regole del mercato agricolo-industriale contemporaneo: contadini, erboristi, allevatori, panificatori che garantiscono prodotti genuini e autoprodotti, clandestini nella misura in cui non rientrano nei protocolli alimentari decisi dai legislatori per soddisfare gli appetiti dell’industria agroalimentare.