«La
Rete Europea delle Città Libere dai Pesticidi è in linea con la Direttiva emanata dall’Unione Europea nel 2009 sull’uso sostenibile dei pesticidi (SUDP), prevede pertanto un’Europa in cui l’uso dei pesticidi sia ridotto al minimo e sostituito da alternative sostenibili, al fine di tutelare la salute dei cittadini e dell’ambiente, garantendo una migliore qualità di vita»: si presentano così da Pan Europe per l’iniziativa che stanno prtando avanti.
«L’obiettivo generale della Rete Europea delle Città Libere dai Pesticidi è quello di riunire una massa critica di città impegnate ad eliminare l’uso degli antiparassitari e fornire una piattaforma europea all’interno della quale condividere esperienze, pratiche e conoscenze, ricevendo un supporto reciproco».
“Le ottime esperienze avute con i metodi alternativi per la prevenzione di piante infestanti hanno portato ad escludere la necessità di pesticidi” afferma Morten Kabell, sindaco di Copenaghen, città pioniera in tal senso. Gli fa eco il Daniel Termont, sindaco di Ghent, città pesticide free dal 1 luglio 2009: “Siamo convinti che liberare le città dai pesticidi sia un passaggio fondamentale per renderle più sostenibili”.
Lanciato da alcune settimane anche in Italia, il progetto ha suscitato l’entusiasmo di piccoli e grandi comuni, come Varese, Ragusa, Occhiobello, Lozzolo, Robilante, Morozzo, Casalduni.
«Il nostro primo passo verso un futuro sostenibile è stato…un passo indietro! Soprattutto nel ridimensionare l’impatto ambientale di tutte le opere pubbliche», dice Daniele Chiarioni, sindaco di Occhiobello, in provincia di Rovigo.
Perché un Network di città libere dai pesticidi?
“Il 70% della popolazione europea vive nelle città e i cittadini sono sempre più preoccupati per l’uso dei pesticidi, i quali non vengono utilizzati solo nelle aziende agricole per la produzione di alimenti, ma anche nelle aree verdi delle scuole, dei parchi giochi, degli asili, dei giardini privati, dei campi sportivi, dei marciapiedi e dei cimiteri. Ne consegue che ogni cittadino è esposto direttamente o indirettamente a decine di diversi pesticidi ogni giorno attraverso il cibo e l’ambiente” – afferma
Henriette Christensen, di PAN Europe.
Diversi i metodi usati dalle città che hanno aderito alla Rete Europea delle Città Libere dai Pesticidi: diserbo manuale, meccanico, a vapore, piro diserbo, decespugliatori elettrici, tagliasiepi, trituratori.
Tutti metodi sostenibili che risultano efficaci e, soprattutto, non nocivi per la salute umana e per la biodiversità.