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Nasce l’Alleanza dei Custodi di Semi

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Associazioni nazionali, piccole realtà locali, apicoltori, contadini e liberi cittadini, una composita realtà che ha dato vita all’Alleanza dei Custodi di Semi «per agire e per opporci a sistemi di coltivazione che devastano l’ambiente e la fertilità dei suoli e distruggono ogni vera sovranità alimentare», come spiegano i promotori.
Nasce l’Alleanza dei Custodi di Semi
«Invitiamo a unirsi a noi tutti coloro che credono nel coltivare la terra favorendo la sua fertilità e sentono l’urgenza di custodire la biodiversità dei nostri campi, coltivando, moltiplicando e conservando le sementi delle varietà tradizionali e delle specie selvatiche» spiega Tommaso Turchi dell’associazione Seed Vicious e tra i co-fondatori dell’Alleanza dei Custodi di Semi.
«Ci impegniamo a: divulgare il valore del seme come bene comune da salvaguardare per l’oggi e per le generazioni future, vero tesoro da tramandare e unica origine della sovranità alimentare. Ma soprattutto il seme è memoria e germoglio della vita. Senza il seme nessuna vita sarebbe possibile. Ci impegniamo altresì a lavorare su tutela, studio, selezione e ricerca per tramandare negli anni, nei campi e negli orti le varietà tradizionali della nostra ricca biodiversità; a conservare nella loro integrità queste varietà, opponendoci alla diffusione di varietà con DNA modificato in laboratorio, cioè ai vecchi e ai nuovi OGM (NGT o TEA), e ci impegniamo a mettere la nostra biodiversità al riparo dai rischi di contaminazione genetica. Intendiamo anche promuovere e divulgare le buone pratiche di selezione e conservazione delle sementi tradizionali; garantire la condivisione e la libera circolazione di semi e altro materiale di propagazione delle varietà tradizionali, e a mantenerle libere da brevetti; promuovere l’evoluzione naturale delle varietà tradizionali nei differenti contesti ambientali, favorendo i naturali processi di adattamento e la biodiversità a tutti i livelli, dai microrganismi, alle complesse reti ecologiche, da cui scaturisce anche la bellezza del paesaggio agricolo».
L’Alleanza si pone dunque gli obiettivi di «costruire un database comune, fruibile da tutti i custodi, con le informazioni relative ai semi e alle varietà vegetali, che sono e restano in possesso dei singoli custodi. L’Alleanza diventa una rete-banca virtuale per la conservazione diffusa, documentata, delle varietà tradizionali. Crediamo infatti che più persone possiedono e riproducono i semi di una data varietà, minore è il pericolo che tutti i lotti vengano contaminati o che una varietà vada perduta; di stimolare la partecipazione delle comunità locali a tutte le attività coinvolte nella conservazione e nell’uso dei semi dell’Alleanza, in modo che i territori si riapproprino delle basi materiali e culturali del loro cibo; di usare i semi dell’Alleanza per costruire filiere sane e basate su relazioni sane». 
Terra Nuova ha pubblicato sul numero di dicembre 2023 della rivista il Manifesto di Reggello su cui l’Alleanza basa i propri principi.

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