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Nuovi ogm: giro di vite sulle richieste

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Giro di vite della Commissione europea per le imprese che presentano domanda di autorizzazione di nuovi Ogm per uso alimentare in Europa.
Giro di vite della Commissione europea per le imprese che presentano domanda di autorizzazione di nuovi Ogm per uso alimentare in Europa. L’obiettivo che si auspica si riesca a raggiungere: “rafforzare le misure e i requisiti richiesti per assicurare un processo più trasparente e migliorare la fiducia dei consumatori” nell’iter decisionale. In particolare, il provvedimento approvato a Bruxelles, introduce l’obbligo per le imprese di presentare i risultati degli studi dopo aver alimentato durante 90 giorni dei roditori con i singoli Ogm per cui si chiede l’autorizzazione all’Ue. Attualmente solo per una parte dei nuovi Ogm viene suggerito di seguire quell’approccio. Con questa decisione Bruxelles rende di fatto ufficiale quanto approvato nel febbraio scorso dal Comitato europeo per la catena alimentare e la salute animale, al termine di un’ampia consultazione con i gli Stati membri e le parti interessate. Le imprese hanno ora sei mesi per conformarsi al nuovo regolamento dopo la sua entrata in vigore prevista per fine aprile. Il testo, secondo quanto annunciato da Frederic Vincent, portavoce del commissario europeo alla sanità Tonio Borg, chiarisce, tra l’altro, “i protocolli che devono essere utilizzati durante l’esecuzione degli studi, le richieste di riesame di ulteriori test, oltre a specificare i requisiti di garanzia della qualità degli studi effettuati in materia di agricolutura Ogm”.

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