La GMO Free Europe ha organizzato nel 2015, a 10 anni dal Manifesto di Berlino, una conferenza la partecipazione di che ha visto 400 rappresentanti dei diversi ambiti europei. E fornisce i dati sui paesi che in Europa mantengono il divieto per alcune coltivazioni ogm.
“La nostra terra, il nostro futuro, la nostra Europa – Le regioni europee hanno il diritto di determinare la propria agricoltura, il proprio cibo, la produzione e la vendita degli alimenti e di proteggere l’ambiente, la cultura, le tradizioni, i semi, lo sviluppo rurale e il futuro della propria economia. Questo include il diritto di decidere sull’utilizzo delle piante e degli animali geneticamente modificati nell’agricoltura e nell’ecosistema”. Inizia così il Manifesto di Berlino (la versione Pdf è scaricabile dall’allegato) adottato nel 2005 da 190 partecipanti alla prima European GMO-FREE Regions Conference. Dieci anni dopo, ong e scienziati, 64 governi e l’associazione “Danube Soya” ha organizzato la conferenza GMO-FREE EUROPE Future Opportunities and Challenges che si è tenuta a maggio e che ha visto la partecipazione di oltre 400 rappresentanti di governi, settori produttivi, scienziati e membri della società civile da 60 paesi e da tutti I continenti.
E’ stata aggiornata la lista degli Stati europei che mantengono il divieto alla coltivazione per alcuni ogm. Da sottolineare che la Scozia ha annunciato di voler procedere anch’essa con il bando.
Austria: divieto di coltivazione per mais Monsanto MON 810, MON 863 e T25
Notificato nel giugno 1999, inizialmente sotto l’articolo 16 della direttiva 90/220/EEC e successivamente mantenuto nel febbraio 2004 sotto l’articolo 23 della direttiva 2001/18/EC;
Francia: divieto di coltivazione del mais Monsanto MON 810.
Notificato nel febbraio 2008 (articolo 23 della direttiva 2001/18/EC e sotto il regolamento UE 1829/2003)
Germania: nell’aprile 2009 il ministro dell’agricoltura, Aigner, ha annunciato il bando per la coltivazione e la vendita del mais MON 810
Grecia: divieto di coltivazione di mais Monsanto MON 810.
Aprile 2005, articolo 18 della direttiva 2002/53/EC e successivamente esteso/mantenuto nel gennaio 2006, articolo 23 della direttiva 2001/18/EC;
Ungheria: divieto di coltivazione di mais Monsanto MON 810.
Notificato in settembre 2006, articolo 23 della direttiva 2001/18/EC; il divieto di coltivazione e uso commerciale della patata Amflora è stato notificato nel giugno 2010
Italia: divieto generico di coltivazione di mais MON810
Notificato da decreto ministeriale entrato in vigore nell’agosto 2013. Si basa sull’articolo 53, comma 3 del regolamento 178/2002 (CE).
Lussemburgo: divieto di coltivazione del mais Monsanto MON 810.
Notificato in marzo 2009, direttiva 2001/18/EC. Il divieto di coltivazione e uso commerciale della patata Amflora è stato notificato nel giugno 2010
Polonia: divieto di coltivazione mais Monsanto MON 810.
Gennaio 2013, articolo 16 della direttiva 2002/53/EC (The EU’s Seeds Directive). Tutte le varietà di MON 810. Il divieto di coltivazione della patata Amflora data gennaio 2013
Romania: divieto di coltivazione del mais MON 810 annunciato dal ministro dell’ambiente Korodi il 27 marzo 2008.
Svizzera: nel 2005 gli svizzeri hanno votato a un referendum per una moratoria di 5 anni contro le coltivazioni commerciali di cereali ogm e allevamento di animali ogm. La moratoria è poi stata estesa fino al 2013; nel 2012 il parlamento svizzero ha votato un secondo prolungamento fino al 2017.