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“Ogm, la coesistenza è un falso scientifico”

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L’associazione nOgm ha avuto un incontro con i funzionari della Regione Friuli in merito alle norme sulla coesistenza che la Regione si appresta a varare tra furiose polemiche. “La coesistenza è un falso scientifico, abbandoniamo questa strada” ha detto il presidente dell’associazione.
Il 10 gennaio si è tenuto alla Regione Friuli Venezia Giulia l’incontro tra il presidente dell’associazione NOGM, il nutrizionista clinico e biologo dottor Franco Trinca, e i funzionari della Regione sul controverso tema delle “norme di coesistenza” tra coltivazioni OGM e coltivazioni tradizionali e biologiche.     “L’Associazione NOGM ha ribadito il suo motivato giudizio  su tali norme, considerate un falso scientifico – ha spiegato Trinca – e quindi un vero e proprio equivoco tecnico-giuridico, introdotto dalla Commissione Europea che, nella realtà (purtroppo già drammaticamente sperimentata in molti Paesi del mondo), si traduce nella contaminazione della filiera agro-alimentare e dell’intero ecosistema biotico, con perdite irreparabili  di biodiversità, pesanti alterazioni del patrimonio genetico naturale, con effetti imprevedibili e potenzialmente drammatici, nonché rischi gravissimi per la salute umana. Anche in rappresentanza delle moltissime Associazioni ambientaliste, di produttori biologici e biodinamici, insieme alle quali è stato costituito il Coordinamento NO OGM Veneto-Friuli (che intende divenire un punto di riferimento qualificato a livello nazionale, per tutti quei movimenti che si battono per la tutela di un cibo sano e un ambiente integro, senza OGM, pesticidi ed erbicidi),  abbiamo fatto presente ai funzionari della Regione FVG quanto segue:
  1. ci sono prove e documentazioni scientifiche  “sul campo” le quali dimostrano che la “coesistenza” è impossibile e quindi è un vero e proprio falso scientifico e giuridico, perché itransgenirilasciati e diffusi nell’ambiente si espandono ovunque, contaminando la microflora del suolo, le acque, le varietà agronomiche tradizionali e le specie selvatiche;
  2. l’intero corpo della legislazione europea sugli OGM afferma, seppur con grandi incoerenze nella normativa applicativa,il Principio inviolabile della tutela dell’ambiente e delle coltivazioni tradizionali e biologiche dalla contaminazione degli OGM;
  3. la tutela della salute e dell’integrità dell’ambiente sono valori e diritti, collettivi e individuali, sanciti e difesi dalla Costituzione italiana, nonché da numerose sentenze della Corte di Cassazione, su cui lo Stato italiano (e le sue Regioni) NON hanno ceduto la propria Sovranità nei Trattati europei sottoscritti; tanto è vero che alcuni Stati membri (la cui classe politica mostra maggior coerenza e coraggio di quella italiana), hanno efficacemente vietato gli OGM sul loro territorio nazionale, contemplandone il divieto addirittura nella loro Carta Costituzionale (Ungheria);
A fronte di quanto sopra esposto – ha proseguito Trinca –  abbiamo rinnovato la diffida già ufficialmente consegnata alla Regione FVG (e presto estesa anche alle altre Regioni d’Italia) di non rendersi colpevole di avallare, con infondate e false “norme di coesistenza”, l’introduzione degli OGM nel territorio regionale (testa di ponte per tutto il territorio nazionale), rendendosi così de facto complice delle mire espansionistiche e monopolistiche di multinazionali, quali la Monsanto.
A conclusione dell’incontro, svoltosi, per altro, in un clima corretto e di ascolto reciproco tra le parti, abbiamo chiesto alla Regione FVG quanto segue:
  1. di deliberare una moratoria immediata della coltivazione di OGM nel suo territorio, anche in osservanza del Decreto interministeriale vigente dal 10 Agosto 2013 e valevole per 18 mesi;
  2. di non varare frettolose e infondate “norme di coesistenza”, dagli esiti disastrosi sul piano agronomico, ambientale, della salute pubblica con conseguenti, pesanti ripercussioni sull’armonia sociale e la stabilità politica;
  3. di farsi promotrice, insieme alle Associazioni rappresentative di sensibilità e interessi contrari agli OGM  e con il coinvolgimento del Governo, delle altre Regioni e dell’Associazione Nazionale Comuni italiani , dell’apertura di un Tavolo di lavoro e di confronto scientifico sulla reale applicabilità, o meno, delle cosiddette “norme di coesistenza”.
Tale proposta verrà illustrata e sottoposta all’attenzione e alla  valutazione  di tutte quelle associazioni storiche, impegnate contro l’invasione degli OGM in Italia e nella difesa della salubrità dell’ambiente, del cibo e delle eccellenze della filiera agroalimentare italiana. In considerazione della gravità che tale sconvolgimento degli equilibri ambientali ed agronomici, comporterebbe, attraverso l’applicazione delle  ipotizzate “norme di coesistenza”, allo studio della Regione FVG, auspichiamo che il clima di costruttivo confronto che si è raggiunto nel corso dell’incontro con i funzionari regionali si traduca  presto in una coerente e consapevole decisione da parte della Dirigenza Politica della Regione, nella sua massima espressione della Presidente Debora Serracchiani”.

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