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Oltre 400.000 europei si oppongono alla deregolamentazione dei nuovi Ogm

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Una coalizione di oltre 50 organizzazioni in 17 Stati membri dell’Ue chiede alla Commissione europea di mantenere la nuova generazione di Organismi geneticamente modificati  «regolamentata ed etichettata». A Bruxelles è stata presentata una petizione sostenuta da 420.000 firme raccolte tra aprile e novembre 2022.
Oltre 400.000 europei si oppongono alla deregolamentazione dei nuovi Ogm
«La presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, nell’ultimo discorso tenuto sullo stato dell’Unione, ma anche nel programma di lavoro per il 2023, ha annunciato che sarebbe stata lanciata una proposta legislativa su quelle che vengono definite “nuove tecniche genomiche” (Ngt). La proposta, che dovrebbe essere annunciata il 7 giugno, escluderà i nuovi Ogm dai processi di approvazione dell’attuale legislazione europea sugli Ogm – scrivono da Slow Food – Fino a questa data, è importante che tutti i cittadini dei diversi Paesi membri dell’Ue tengano alta l’attenzione a riguardo verso il proprio governo: l’opinione pubblica e le istituzioni nazionali, come il Governo italiano, dovranno essere compatti nel fare pressione alla Commissione europea affinché mantenga la regolamentazione dei nuovi Ogm così come è attualmente».
«L’esclusione delle nuove tecniche genomiche dalla regolamentazione sugli Ogm renderebbe altrimenti difficile agli agricoltori, ai produttori, ai rivenditori e anche agli stessi cittadini poter fare scelte prive di Ogm e comporterebbe l’altissimo il rischio di contaminazione della nostra biodiversità – prosegue Slow Food – Gli organizzatori della petizione affermano che c’è un enorme sostegno da parte dei cittadini dell’Ue e di scienziati indipendenti per mantenere i nuovi Ogm regolamentati con requisiti sulla valutazione della biosicurezza e sulla tracciabilità ed etichettatura, in linea con il principio di precauzione».
«Non c’è consenso da parte della comunità scientifica – dichiara Madeleine Coste, responsabile delle politiche di Slow Food Europa – sulla sicurezza di questi nuovi prodotti. Quindi ha senso logico, ma anche scientifico, che tutti gli Ogm siano sottoposti a una rigorosa valutazione di sicurezza e siano etichettati come geneticamente modificati, per garantire ai cittadini e agli agricoltori la trasparenza lungo l’intera filiera produttiva. Ѐ inoltre necessario che siano condotti ulteriori studi circa i rischi che i nuovi Ogm possono produrre all’ambiente, alla biodiversità e alla salute e circa l’impatto socio-economico che questi potrebbero avere sugli agricoltori, sul sistema alimentare e sullo sviluppo di metodi di rilevamento».
Nina Holland, ricercatrice presso l’Osservatorio Corporativo Europeo (Ceo) aggiunge: «Alcune grandi aziende chimiche e sementiere stanno spingendo l’Unione europea a consentire l’ingresso incontrollato sul mercato di nuovi Ogm. Queste aziende da anni fanno pressioni sulla Commissione europea per escludere i nuovi Ogm dal regolamento Ue, basandosi in maniera infondata su presunti benefici di questi prodotti per la sostenibilità. In realtà sono le stesse aziende a detenere i brevetti su semi progettati con queste tecniche, quindi la loro vera motivazione resta quella di aumentare i profitti».
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