Pesticidi: scrivi anche tu al tuo sindaco
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Ecco alcuni punti che riguardano divieti di utilizzo di agrofarmaci previsti dalla normativanazionale che vengono molto spesso violati, come illustrano i promotori della iniziativa:
– l’utilizzatore di agrofarmaci non può giungere sul luogo da irrorare con la botte dell’atomizzatore già piena, ma deve arrivare con i contenitori sigillati e riempire la botte sul posto per quanto è necessario;
– divieto di effettuare la distribuzione della miscela con l’irroratrice ferma;
– distanza da rispettare da pozzi con acqua destinata al consumo umano, incluso l’utilizzo per l’irrigazione di terreni: 200 metri di raggio dal pozzo;
– utilizzare il prodotto ad almeno 20 metri di distanza dai corpi idrici superficiali (es. fiumi, laghi, canali, ecc.);
– 30 metri di distanza da rispettare dalle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili (interpretiamo che fra queste aree ci siano anche le strade pubbliche su cui passano anche i pedoni);
– divieto di utilizzo quando è possibile lo sfalcio meccanico;
– divieto di utilizzo quando la zona interessata è in fioritura;
– divieto di utilizzo quando è prevedibile che nel giro di poco tempo pioverà;
– divieto di utilizzo quando tira vento;
– divieto di utilizzo in pre-raccolta se contenenti glifosato;
– obbligo da parte dell’utilizzatore di apporre cartelli dove ha irrorato il prodotto, posti nel campo trattato in modo visibile ed in numero sufficiente;
– se si effettuano trattamenti nelle vicinanze di abitazioni di campagna, strade private e colture confinanti, la nube irrorante non deve uscire dall’appezzamento trattato.
Da tenere presente che se l’utilizzatore del prodotto è persona diversa dal proprietario del terreno (es.: affittuario, terzista), il proprietario deve spesso rispondere in solido con l’utilizzatore. All’interno dei parchi il divieto di utilizzo di prodotti fitosanitari è assoluto e l’utilizzo in queste zone è un aggravante.