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Poppi è il primo Comune europeo libero da nuovi OGM

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Il Comune di Poppi, in provincia di Arezzo, è il primo in Europa a dichiararsi libero dai nuovi OGM: la delibera è stata votata in consiglio comunale.

Poppi è il primo Comune europeo libero da nuovi OGM

Il Comune di Poppi, in provincia di Arezzo, è il primo in Europa a dichiararsi libero dai nuovi OGM: la delibera è stata votata in consiglio comunale. La votazione si è tenuta nella serata di mercoledì 27 novembre, come fa sapere il Centro Internazionale Crocevia, e la delibera è stata approvata all’unanimità.

Poppi conta circa 6 mila abitanti e si trova alle porte del Parco delle Foreste Casentinesi: è il primo Comune europeo ad avere fatto questo passo. Crocevia e Associazione Rurale Italiana hanno predisposto un testo di delibera che i cittadini possono portare all’attenzione dei consigli comunali e regionali e che gli stessi enti locali possono mettere ai voti prendendo così posizione contro la deregolamentazione e l’introduzione sui campi dei nuovi OGM, incognita di grande rischio per l’ambiente e la salute.

QUI trovate le informazioni per scaricare la proposta di delibera

«Tornare a fare politica a casa propria è fondamentale» affermano da Crocevia, per far arrivare forte e chiaro il messaggio ai governanti e ai legislatori nazionali ed europei e contrastare i condizionamenti delle lobby agroindustriali. «Sui territori troviamo chi tiene al proprio futuro, all’ecosistema in cui vive e alle relazioni sociali – aggiungono da Crocevia – Il Biodistretto Casentino è la realtà che a Poppi, e in una parte significativa della Toscana, sta animando la campagna contro i nuovi OGM e a difesa di un altro sistema alimentare, che i suoi produttori curano ogni giorno con passione, dedizione e immensa competenza. A tutte e tutti loro va il nostro grazie più grande. La campagna continua».

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LETTURE UTILI

PERCHÈ FERMARE I NUOVI OGM

La deregolamentazione di un’ondata di nuovi Ogm in Europa può cambiare per sempre l’agricoltura e il cibo che mangiamo.
Finora gli obblighi di tracciabilità, etichettatura e valutazione del rischio secondo il principio di precauzione avevano evitato a Italia ed Europa l’invasione di coltivazioni figlie dell’ingegneria genetica e del cibo creato in laboratorio. Ora però la Commissione Europea sta cancellando ogni vincolo per le cosiddette New Genomic Techniques (NGT), ribattezzate in Italia Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA), compresa la possibilità per gli Stati di vietarle sul loro territorio. In questo libro si intrecciano storia della biologia, inchiesta giornalistica e testimonianze dai movimenti, per raccontare gli enormi interessi e le relazioni pericolose tra multinazionali, politica e scienziati che rischiano di compromettere la vera transizione agroecologica, i diritti dei contadini sui semi e quelli dei consumatori a una scelta informata.

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"In difesa dei contadini": il nuovo libro di Antonio Onorati

IN DIFESA DEI CONTADINI

L’agricoltura che non è industriale non è facile, ma c’è, esiste e i contadini che la praticano sono ancora tanti e vogliono far sentire la loro voce. Ce lo spiega bene Antonio Onorati in questo libro, che ci fa capire:
• come le politiche agricole finiscano per favorire i grandi gruppi e le multinazionali, ma anche come sia possibile cambiare rotta;
• come la pressione su brevetti e OGM rappresenti un enorme pericolo per la biodiversità e i piccoli coltivatori;
• come ci sia da fare un grande lavoro per ripensare le rappresentanze agricole;
• come sia sempre più necessaria e improcrastinabile una svolta agroecologica.

L’agricoltura contadina, e l’economia che le corrisponde, ha gli elementi necessari per garantire la produzione di cibo in armonia con la natura e non contro di essa.

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