La menzione speciale dell’associazione ambientalista è stata assegnata quest’anno al documentario “
Con i piedi per terra” di Andrea Pierdicca, un viaggio per l’Italia in cui contadini, ricercatori, medici e docenti universitari rivelano strategie mettendo a fuoco un paesaggio finemente lavorato, come un pizzo fatto di attività agricole all’opera. Un documentario che è una tappa del percorso
Viaggio Tra Terra e Cielo che, attraverso il web e il video, arriverà in teatro.
Terra Nuova lo aveva presentato già nel gennaio scorso.
“Un bell’affresco del nuovo-antico mondo contadino italiano, spesso fatto di bizzarri visionari che stanno riscoprendo e valorizzando il suolo come bene comune. Un patrimonio per troppo tempo violentato dalla cementificazione e da un’agricoltura senza scrupoli. Ed ecco che grazie a una nuova generazione di agri-cultori l’Italia riscopre il suo pizzo di colture e culture da preservare e valorizzare. In contrapposizione alle monoculture che impoveriscono terra e sapere, gusto e vita. Un lavoro nuovo, fatto di antichi saperi e sperimentazioni inedite che il documentario fotografa in modo nitido”. Questa la motivazione del premio assegnato a “Con i piedi per terra” da parte dei giurati di Legambiente Francesca Galante (Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta), Giorgio Prino (circolo Legambiente Il Platano) e Federico Vozza (vicepresidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta).
Ora la pellicola premiata partirà in una vera e propria tournée tra le iniziative estive organizzate dai circoli di Legambiente e farà tappa in particolare ad agosto al Clorofilla Film Festival nell’ambito di FestAmbiente a Rispescia (GR). Un riconoscimento concreto mirato a diffondere a più persone i messaggi contenuti nel documentario.
Legambiente è particolarmente impegnata in questi mesi nella promozione della campagna europea
People4Soil che chiede all’Unione Europea con una
raccolta firme on line di introdurre una legislazione specifica sul suolo, riconoscendolo e tutelandolo come patrimonio comune. In tal senso
una nuova agricoltura sana e sostenibile, che protegge gli ecosistemi, le specificità locali, la salute dei cittadini e non produce OGM non può che essere un naturale alleato nella tutela dei suoli. Le forme di industrializzazione dell’agricoltura del Novecento, al contrario, sono state tra i principali responsabili di molti degli attuali gravi squilibri ambientali del Pianeta: cambiamenti climatici, minore disponibilità di acque di falda e di superficie, impoverimento del suolo, deforestazione, erosione genetica, forzatura della maturazione e della stagionalità dei prodotti con perdita dei sapori, cibi contaminati da residui chimici pericolosi per l’uomo e l’ambiente. Ma se questo è il passato e larga parte del presente, Legambiente crede che proprio l’agricoltura oggi può essere il più importante alleato per le attuali sfide ambientali e per lo sviluppo dell’economia verde. Una nuova agricoltura rispetto al modello che ha dominato nel Novecento: un’agricoltura già all’opera, praticata da molti agricoltori italiani ed europei, attenti ai processi naturali e alla complessità e specificità locale degli ecosistemi e capaci di innovare, sperimentando nuove tecnologie e anche attingendo agli antichi saperi della cultura rurale.