È partita la raccolta di firme per l’Iniziativa dei Cittadini Europei che chiede all’Unione Europea di eliminare i pesticidi di sintesi e di sostenere gli agricoltori nella transizione. L’iniziativa è promossa da un gruppo di associazioni, movimenti e cittadini.
È partita la raccolta di firme per l’Iniziativa dei Cittadini Europei che chiede all’Unione Europea di eliminare i pesticidi di sintesi e di sostenere gli agricoltori nella transizione. L’iniziativa è promossa da un gruppo di associazioni, movimenti e cittadini.
Nei prossimi undici mesi l’obiettivo sarà quello di raggiungere il milione di firme per ottenere un’aduzione alla UE e una specifica proposta di legge.
Tre sono le richieste fondamentali contenute nella ICE- Per proteggere le api e la salute delle persone, e per aiutare gli agricoltori a diventare indipendenti dall’industria agrochimica, viene richiesto alla Commissione europea di proporre atti giuridici per:
1. Eliminare gradualmente i pesticidi di sintesi entro il 2035
Eliminare gradualmente i pesticidi sintetici nell’agricoltura europea dell’80% entro il 2030, a cominciare dai più pericolosi, perché diventi al 100% priva di pesticidi entro il 2035.
2. Ripristinare la biodiversità
Ripristinare gli ecosistemi naturali nelle zone agricole affinché l’agricoltura diventi un vettore di recupero della biodiversità.
3. Sostenere gli agricoltori nella transizione
Riformare l’agricoltura dando priorità all’agricoltura su piccola scala, diversificata e sostenibile, sostenendo un rapido aumento delle pratiche agroecologiche e biologiche e consentendo la formazione e la ricerca indipendente degli agricoltori in materia di agricoltura senza pesticidi e OGM.
L’iniziativa dei cittadini europei è uno strumento che permette ai cittadini di ottenere che le istituzioni dell’UE considerino le loro richieste di cambiare determinate politiche europee che incidono sulla vita quotidiana – in questo caso, politiche agricole e ambientali. L’Iniziativa permette a cittadini di diversi Stati membri d’Europa di riunirsi e lavorare insieme per raggiungere un obiettivo comune.
«Invitando la Commissione europea a intavolare un progetto legislativo, stiamo incarnando i valori della democrazia europea – spiegano i promotori – In passato, ad esempio, le ICE sono state utilizzate con successo per fermare la privatizzazione dell’acqua, o per ottenere un processo di autorizzazione dei pesticidi più trasparente. La nostra iniziativa giunge in un momento cruciale: mentre le istituzioni dell’Unione europea negoziano il futuro delle sovvenzioni e delle normative per il settore agrario sotto la nuova Politica Agricola Comune (PAC) dell’Unione europea, l’opposizione dei cittadini contro i pesticidi, e la lotta per la protezione del clima e della biodiversità dimostrano che l’attuale modello di agricoltura intensiva basata su prodotti chimici e orientata verso l’esportazione sui mercati globali ha di gran lunga perso il consenso popolare. A questo punto, la nostra ICE può fare la differenza, cambiando realmente la politica dell’UE».