In Italia c’è l’urgenza di salvare il suolo dalla cementificazione e dal dissesto idrogeologico, restituendolo all’agricoltura sostenibile. Un appello per concludere il percorso sul disegno di legge AC2039
Mentre leggi il titolo di questo articolo sono già scomparsi 20 metri quadrati di suolo. La cementificazione e la scomparsa dei suoli agricoli in Italia procede in modo selvaggio, con la politica che tentenna e non sembra capace di arrestare questo pericoloso processo di distruzione dei nostri terreni. Il Forum nazionale dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio “Salviamo il Paesaggio” continua a far pressione per ottenere delle leggi più vincolanti in materia. Chiede che si approvi rapidamente una legge efficace per arrestare il consumo di suolo e propone di migliorare il testo del Disegno di Legge in procinto di passare all’esame dell’Aula alla Camera dei Deputati.
Sono alcuni anni che se ne parla. Il Disegno di legge AC2039 “Contenimento del Consumo del suolo e riuso del suolo edificato” ha iniziato il suo contrastato percorso nel 2014 su iniziativa dell’allora ministro per le politiche agricole Mario Catania, è stato seguito dal Forum in tutte le sue fasi, «plaudendo alla volontà del Parlamento di intervenire su un tema di primaria importanza e condividendo la necessità e l’urgenza di una legislazione in materia, in Italia e non solo». Il Forum spiega che «Il testo, elaborato dal Comitato Ristretto e adottato come nuovo testo base dalle Commissioni parlamentari riunite, ha però subito notevoli modifiche rispetto alla stesura iniziale e appare ben lontano dalle attese delle migliaia di cittadini preoccupati dalla continua perdita di suoli fertili, che sta distruggendo per sempre una risorsa non rinnovabile». Per questo un gruppo di lavoro multidisciplinare del Forum ha curato la stesura di una proposta di ridefinizione del Disegno di legge AC. 2039, condividendone l’elaborazione con cittadini, comitati, associazioni e organizzazioni professionali, e ora la trasmette a tutte le forze politiche, «nella certezza che costituisca finalmente la base di riferimento per una Buona Legge e un primo importante passo verso un’indispensabile e non procrastinabile “inversione di rotta”, fortemente richiesta a chi ha la responsabilità di governare il nostro Paese». L’invio del documento alle forze politiche è accompagnato da una lettera che i cittadini possono inviare ai parlamentari delle diverse circoscrizioni elettorali.
Ecco il testo:
Gentile Onorevole, la continua perdita di suoli fertili sta distruggendo per sempre una risorsa non rinnovabile che costituisce il patrimonio essenziale per il futuro della nostra stessa vita e di quella delle incolpevoli generazioni che verranno. In Italia oggi abbiamo un grande deficit di suolo agricolo. Infatti coltiviamo solo 12 milioni di ettari di suoli fertili, mentre ne servirebbero altri 50 per soddisfare i consumi di tutti i prodotti agricoli (rapporto Ministero Politiche Agricole, 2012). Negli ultimi 60 anni abbiamo perso una quantità di suolo agricolo alla velocità di 7 mq al secondo e c’è urgenza di proteggere e risanare un territorio oggetto di dissesto idrogeologico che aumenta di giorno in giorno causando gravi perdite, anche di vite umane. E’ arrivato il momento, per chi ha la responsabilità del governo del Paese, di intervenire con coraggio e determinazione, approvando senza indugi una legge in grado di “arrestare” il continuo consumo di suolo in atto, non solo di “contenerlo”.Vedi il modulo per firmare
l’appello e scrivere ai parlamentari contro il consumo di suolo