Vai al contenuto della pagina

Un sogno di pace coltivato nei campi

homepage h2

Un progetto internazionale sull’arte globale, la coltivazione e la pace. I have a dream è stato interpretato in Toscana da Tatiana Villani, che ha coinvolto la comunità locale
Artisti di tutto il mondo che partecipano alla biennale di Vancouver hanno dato vita a un progetto sull’agricoltura di pace denominato “I have a dream”, nato su impulso dell’artista indiana Shweta Bhattad. Una foto aerea riprenderà una scritta realizzata con le colture vegetali in diverse lingue del mondo.
Tatiana Villani, nel territorio di Pietrasanta (Lu) ha aderito al progetto coinvolgendo artisti e associazioni locali che condividono lo stesso sogno di pace, di un territorio da salvare e di un’agricoltura libera dagli ogm.
Un progetto per l’arte globale, la coltivazione e la pace. Connettendo e creando comunità, tutto intorno al mondo e su un unica scena.
L’idea di Tatiana Villani, che ha previsto le riprese aeree della scritta realizzata con le colture del posto, è stata quella di allargare il più possibile il progetto alla comunità. “Ho scelto di lavorare a Pietrasanta (Lucca, Italia) per due motivi principali: per avere l’occasione di collaborare con dei miei amici che fanno i contadini. La persona che ha preso a cuore il progetto è Silvina Spravkin, oltre a lavorare la terra ed occuparsi degli animali, allevati con la sua famiglia, è anche una scultrice. Quindi il 6 marzo ho presentato il progetto “I have a dream” in un assemblea di Luogo Comune che ha deciso di sposare l’idea e di accompagnarmi in questo viaggio, insieme a varie altre associazioni presenti che hanno manifestato grande interesse. Tra di esse l’associazione Libera che si occupa di gestire i beni confiscati alla Mafia, il gruppo Gas di Pietrasanta che si occupa di costruire una rete di distribuzione di prodotti biologici a km 0 e quindi conosce le realtà degli agricoltori e allevatori locali. E un altro gruppo di cittadini che si trovano sulle montagne qui vicino e che si vedono il territorio devastati da una cattiva gestione del bene comune, con paesi bloccati da crolli e frane e lo sfruttamento intensivo delle cave di marmo”.
Tatiana e gli amici che hanno partecipato a questo percorso si ritrovano giovedì 19 per la festa del raccolto, un momento di scambio e di condivisione, cercando di non produrre rifiuti.
Successivamente verrà prodotto il video di tutto il percorso che verrà esposto alla Biennale.
Per ulteriori informazioni sul progetto: tatiana_villani@yahoo.it

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!