“Una rivoluzione quasi verde” è il titolo della puntata della trasmissione “Indovina chi viene a cena” andata in onda su Rai3 sabato 25 settembre. Un’inchiesta che svela «come il fiume di denaro della politica agraria comunitaria sia finito per anni nelle tasche sbagliate e senza alcun legame con l’agricoltura». E che spiega come sarà la nuova politica agraria annunciata come green.
L’inchiesta di Sabina Giannini “Una rivoluzione quasi verde” è andata in onda su Rai3 sabato 25 settembre, parlando di come «il fiume di denaro della politica agraria comunitaria sia finito per anni nelle tasche sbagliate e senza alcun legame con l’agricoltura: produttori di acciaio, di reattori nucleari, compagnie telefoniche. Un documento shock che spiega l’origine di un’agricoltura poco democratica, poco sostenibile e anche poco trasparente; un’agricoltura che finanzia le grandi monocolture, una distribuzione del denaro iniqua ai già ricchi proprietari terrieri, che fagocitano i piccoli imprenditori agricoli».
«L’inchiesta arriva a spiegare come sarà la nuova politica agraria annunciata come green. Si parte dalle analisi delle mele biologiche o trattate con pesticidi, fino ad arrivare alla corrida spagnola: un lungo reportage che segue una sola pista, quella dei soldi. Fino a scoprire che la principale causa della perdita della biodiversità terrestre e marina – e quindi della riserva di ossigeno e delle risorse per il futuro – è il sistema alimentare dominante, quello più finanziato».
Sabrina Giannini mostra anche le soluzioni alternative per avviare una reale “rivoluzione” verde, «svelando i trucchi di marketing di un sistema che non si accontenta di fare profitto, ma vuole anche raccontare sé stesso come il principe azzurro, oggi travestito di verde».