Il Coordinamento europeo di Via Campesina (Ecvc) critica duramente il voto al Parlamento europeo su nuovi Ogm (Ngt) e sementi. «L’Europarlamento ha confermato, con il voto del 24 aprile, il suo sostegno alla deregolamentazione dei brevetti Ogm/Ngt e ha aperto la porta alla loro diffusione senza alcuna tracciabilità attraverso il regolamento sulla commercializzazione delle sementi. Violati i diritti dei contadini».
Il Coordinamento europeo di Via Campesina critica duramente il voto al Parlamento europeo su nuovi Ogm (Ngt) e sementi. «L’Europarlamento ha confermato, con il voto del 24 aprile, il suo sostegno alla deregolamentazione dei brevetti Ogm/Ngt e ha aperto la porta alla loro diffusione senza alcuna tracciabilità attraverso il regolamento sulla commercializzazione delle sementi. Violati i diritti dei contadini».
«Il 24 aprile tutti i deputati hanno votato su due dossier assolutamente essenziali per i diritti dei contadini sulle sementi e il futuro dell’agricoltura europea, in particolare del settore agricolo e contadino senza OGM
agroecologia – scrivono da Ecvc in una nota – Innanzitutto condanniamo fermamente il voto favorevole alla proposta di deregolamentazione degli Ogm ottenuti con le N
ew genomic techniques (Ngt) (1)»; voto che aveva come obiettivo quello di blindare «la posizione adottata dal Parlamento nel febbraio scorso, prima delle elezioni europee». In
diverse lettere aperte agli eurodeputati, l’Ecvc aveva definito inaccettabile il fatto che il «Parlamento europeo consolidasse la propria posizione, pur essendoci ancora molte questioni importanti irrisolte, come estensione del campo di applicazione dei brevetti che coprono gli NGT alle sementi tradizionali, la violazione del principio di precauzione e i pareri negativi di diverse agenzie europee (2), lo studio della Commissione sull’impatto dei brevetti e il parere dell’EFSA ancora da pubblicare, ecc.».
«Il Parlamento europeo ha dimostrato la sua mancanza di integrità approvando la proposta senza avere a disposizione queste informazioni essenziali». La posizione votata e confermata dall’Europarlamento, «basata su vuote promesse sulla tracciabilità, l’etichettatura e la brevettabilità delle piante NGT, è inaccettabile per i piccoli agricoltori europei». Ecvc stigmatizza con forza «la deregolamentazione degli OGM brevettati», che finirebbe per minacciare «i diritti dei contadini a preservare, utilizzare e scambiare i propri semi, nonché la possibilità di continuare a produrre senza Ogm».
In merito alla seconda votazione sull’ordine del giorno del Parlamento sulle sementi (materiale riproduttivo vegetale [PRM]), «tutti i deputati hanno confermato la maggior parte degli emendamenti approvati dalla commissione Agricoltura a marzo 2024. Ecvc accoglie con favore queste modifiche al testo originale della Commissione (3), in particolare per quanto riguarda il diritto degli agricoltori di scambiare materiale riproduttivo vegetale nel contesto della loro produzione agricola senza che tale attività sia considerata commercializzazione», ma purtroppo le quantità previsto risultano troppo restrittive.
«Su diversi punti chiave, il Parlamento, volendo fornire risposte alle rivendicazioni dell’industria sementirà europea, non ha ascoltato le richieste dei contadini». I movimenti contadini chiedevano infatti che venisse mantenuta l’attuale clausola di opt-out (emendamenti 322, 330) che consente agli Stati membri di vietare la coltivazione sul proprio territorio di varietà che possano nuocere alla salute, all’ambiente o ai sistemi agricoli tradizionali. Inoltre il Parlamento europeo ha respinto l’emendamento che esentava gli agricoltori che scambiano materiale riproduttivo vegetale dagli obblighi degli operatori professionali e ciò non è coerente con il fatto che il Parlamento stesso ha approvato che tale scambio non debba essere considerato come commercializzazione. Di fatto, secondo Ecvc, con la posizione approvata si è aperto «il mercato a materiali eterogenei o varietà di conservazione coperte da brevetti sopprimendo il diritto degli agricoltori di utilizzare i semi del proprio raccolto, senza garantire alcuna informazione sull’esistenza di tali brevetti». Inoltre è stata autorizzata «l’appropriazione da parte delle aziende sementiere di varietà tradizionali contadine, con il pretesto che tali varietà non sono mai state ufficialmente registrate, vietando così ai contadini che le hanno sempre coltivate e preservate di continuare a usare la loro denominazione». Infine, l’Europarlamento si è rifiutato «regolamentare le varietà resistenti agli erbicidi».
L’Ecvc annuncia una mobilitazione costante «per ottenere il rigetto del progetto di regolamento OGM/NGT, il miglioramento del progetto di regolamento sulle materie riproduttive e il rispetto dei diritti dei contadini sulle sementi».
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LETTURE UTILI
Un intreccio di interessi tra multinazionali, organizzazioni agricole, scienziati e politica cerca di persuadere contadini e consumatori che solo la tecnologia può risolvere la crisi climatica agricola. L’obiettivo è introdurre rapidamente piante geneticamente modificate resistenti a siccità e malattie, promettendo elevate rese e qualità nutrizionali.
I lobbisti sono attivi in Europa per superare le restrizioni anti-OGM, negando la libertà di scelta a produttori e consumatori.
Questo libro difende le ragioni della prudenza, di fronte ai rischi reali di mutazioni genetiche incontrollate e alla schiavitù dei brevetti imposti ai contadini. In un mondo in cui la produzione alimentare si sposta dai campi ai laboratori, è un appello a lottare per un futuro diverso, difendendo il diritto al cibo, l’agroecologia contadina e la sovranità alimentare.
Un grande lavoro di inchiesta, semplice, chiaro, efficace, documentato e solido, che svela pericoli, retroscena e interessi.
Da leggere!