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Vivere in sintropia: l’agricoltura di Ernst Gotsch applicata in Salento

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«In questo libro vogliamo condividere tutto quello che abbiamo imparato con Ernst Götsch sull’Agricoltura Sintropica e tutta la riflessione che ne è derivata»: pagine dense, solide, utilissime e profonde quelle che Felipe Pasini e Dayana Andrade hanno scritto. Il loro libro, “Vivere in sintropia”, ora è anche in italiano!
Vivere in sintropia: l’agricoltura di Ernst Gotsch applicata in Salento
Felipe e Dayana lavorano un terreno in Salento, dove applicano le tecniche e i principi dell’agricoltura sintropica di Ernst Götsch. Il loro libro, “Vivere in sintropia”, uscito dapprima in portoghese, ha riscosso una grandissima attenzione e ora è anche in italiano, edito da Terra Nuova.
«Nel nostro libro parliamo di tecnica, di filosofia e di casi reali. Discutiamo di possibili dialoghi e di nuove frontiere cognitive in via di sperimentazione – spiegano Felipe e Dayana (quest’ultima nella foto orizzontale insieme a Ernst Gotsch) – Sappiamo che ogni lettore, tra riconoscimenti e stranezze, si aprirà a queste idee a modo suo. Le relazioni che ciascuno creerà tra l’agricoltura sintropica e le proprie conoscenze saranno incredibilmente diverse. Ci rassicura il fatto che le idee espresse sono concretizzabili sul campo di lavoro. È infatti tra semine e raccolte che le persone con diverse esperienze di vita, differenti bagagli culturali, varie credenze e prospettive, s’incontrano per piantare il loro cibo e rigenerare ecosistemi».
Felipe Pasini e Dayana Andrade

«L’intera discussione proposta in queste pagine è possibile proprio perché esistono queste persone che praticano attraverso vie e metodologie diverse – scrivono gli autori nell’introduzione – Investono le loro vite e i loro talenti nella ricerca di soluzioni alle sfide del nostro tempo muovendosi sia dal basso verso l’alto, come fanno i movimenti popolari, sia dall’alto verso il basso, con articolazioni e incentivi politici, e anche trasversalmente, attraverso una miriade di movimenti di transizione sparsi per il mondo. Al contrario delle aspettative dello status quo, i movimenti trasformativi sono difatti sempre esistiti. Questo libro non pretende di dare risposte definitive, ma ha l’audacia di invitarci a praticare vite in sintropia».

Il progetto di Felipe e Dayana era iniziato quando vivevano ancora in Brasile; nel 2018 si sono trasferiti in Portogallo, poi in Spagna nel 2020 e in Italia nell’autunno del 2021, quando sono stati invitati a implementare un sistema sintropico in una bella masseria del Salento.
«Ancora una volta abbiamo avuto l’opportunità di testare i principi dell’agricoltura sintropica in un nuovo contesto – spiegano – La nostra sfida particolare è stata quella di implementare, sui nove ettari della masseria Amadeco, sistemi sintropici che non solo fossero resistenti alle condizioni restrittive incontrate inizialmente, ma che fossero anche in grado di recuperare la fertilità originaria di quel suolo, di ripristinare la diversità caratteristica di quell’ecosistema e di includere l’attività umana nell’equazione».
«Qui, più che mai, il concetto di recupero attraverso l’uso dell’agricoltura sintropica aveva senso. Anche perché insistere sulla logica dello sfruttamento porterà sicuramente e rapidamente questi luoghi alla desertificazione – proseguono ancora Felipe e Dayana – Applicando i principi della sintropia, della stratificazione e della successione naturale, abbiamo iniziato a creare policolture con approcci diversi e adattabili a diverse scale: landscape design, produzione di ortaggi, alberi da frutto e olivi. Sempre intercalate con specie arboree e arbustive tipiche della foresta mediterranea originaria. In media, abbiamo piantato 8.000 piante per ettaro. Il primo inverno abbiamo iniziato a raccogliere gli ortaggi a ciclo breve come cime di rapa, cicoria e finocchio. Tutti ingredienti nuovi per noi e che da quel momento in poi sarebbero entrati con grande piacere nella nostra dieta. Poi sono arrivati i pomodori, le zucchine, le zucche, i peperoni, le melanzane, l’aglio e le cipolle. Tutte sempre piantate con molte erbe aromatiche come salvia, rosmarino, lavanda, santolina ecc».
«Nel frattempo, gli alberi da frutto si affermano insieme alla quercia valonea e alla roverella, che crescono protetti all’ombra delle specie forestali a crescita più rapida. Ogni gruppo di piante ha i suoi tempi, ognuno viene alimentato dal gruppo di piante precedente e beneficia dell’insediamento del gruppo successivo. Gli ultimi aggiustamenti apportati al nostro libro sono stati alimentati da questi raccolti. Perciò vedere questo libro tradotto in italiano sembra la più naturale successione di eventi».

PER APPROFONDIRE:

Questo è un libro di agricoltura per filosofi e un libro di filosofia per agricoltori. Poiché nessuno di noi può astenersi dal pensare o dal mangiare, dovremmo essere tutti, in una certa misura, filosofi e agricoltori.

L’Agricoltura Sintropica è una pratica che rispetta e imita la natura, come molti altri sostengono di fare. La differenza è che chi guarda gli ecosistemi attraverso la lente della sintropia sa esattamente quale natura intende imitare.
La sintropia è la tendenza espressa dalla vita ad accumulare e organizzare energia, cioè una forza complementare all’entropia. Da questa nuova prospettiva è possibile tradurre le dinamiche naturali sotto forma di pratiche agricole rigenerative.
Questo non è solo un altro libro sull’apocalisse climatica, ma uno strumento per riflettere criticamente su ciò che abbiamo fatto finora e soprattutto ci incoraggia a immaginare come possiamo reintegrarci attivamente con la natura d’ora in poi.

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