Vai al contenuto della pagina

Allevamenti di polli: crudeli e insalubri

homepage h2

E’ ormai sempre più allarme, sanitario e ambientale, sugli allevamenti intensivi di animali. A invitare tutti a una riflessione è Matthew Bershadker, presidente dell’American Society for the Prevention of cruelty to animals (ASPCA).
E’ ormai sempre più allarme, sanitario e ambientale, sugli allevamenti intensivi di animali. A invitare tutti a una riflessione è Matthew Bershadker, presidente dell’American Society for the Prevention of cruelty to animals (ASPCA).
Bershadker si sofferma ancora una volta sugli allevamenti intensivi di polli; nei soli Stati Uniti se ne macellano 9 milioni l’anno. La salute degli animali è calpestata e ciò significa mettere a rischio anche la nostra salute in qualità di consumatori di quelle carni.  Se volete seguire le attività dell’Aspca:  https://twitter.com/ASPCA
Bershadker illustra così la situazione:
  1. I polli oggi sono selezionati per diventare molto grassi molto velocemente, con enormi difficoltà di movimento, spesso non riescono nemmeno a reggersi sulle zampe. Anche a poche settimane di vita sono così sproporzionati che spesso collassano
  2. In questo modo, i polli passano dalla nascita alla macellazione in 42 giorni, con un tasso di crescita tre volte più veloce rispetto a 60 anni fa. L’università dell’Arkansans ha sottolineato che se gli esseri umani crescessero in maniera analoga, un bambino di 3 chili alla nascita, ne peserebbe quasi 300 a due mesi.
  3. Molti di questi polli trascorrono tutta la loro breve vita accasciati in mezzo ai loro escrementi, spesso con ferite aperte e infezioni.
  4. Il tasso innaturale di crescita stressa moltissimo il cuore di questi animali, oltre ai polmoni e alle ossa. Leggete qui le osservazioni di alcuni allevatori.
  5. Molti dei polli allevati in questo modo possono essere definiti “biologici” o liberi di razzolare.
  6. I polli allevati in questo modo possono rappresentare un pericolo per la nostra salute. Nel rapporto “Risky meat”, il Centre for Science in the Public Interest ha attestato come, tra il 1998 e il 2010, il pollame abbia provocato più epidemie e patologie che la carne rossa
  7. Molti dei batteri che si trovano nei polli sono antibiotico-resistenti, conseguenza della pratica industriale di somministrare di routine antibiotici ai polli per “rimediare” agli squilibri immunitari causati dalle innaturali condizioni di allevamento.  
L’ASPCA ha lanciato una campagna per sensibilizzare I cittadini e indurre gli allevamenti a migliorare le condizioni degli animali. La petizione si può firmare qui. 

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!