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AssoBio in crescita: «Con 140 soci rappresentiamo oltre il 70% del valore di mercato biologico italiano»

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Bilancio positivo per AssoBio che, durante l’Assemblea dei soci, ha firmato la lettera d’intenti con il Consorzio Il biologico per azioni congiunte a favore della valorizzazione del biologico italiano: AssoBio e Consorzio insieme contano quasi 300 aziende sul territorio nazionale.
AssoBio in crescita: «Con 140 soci rappresentiamo oltre il 70% del valore di mercato biologico italiano»

AssoBio, l’Associazione Nazionale delle Imprese di Trasformazione e Distribuzione dei Prodotti Biologici, ha tenuto a Bologna l’annuale Assemblea dei Soci.
L’occasione è stata quella di presentare, non solo il positivo bilancio economico e le attività svolte in corso d’anno dall’associazione, ma anche fornire uno sguardo sui principali trend di vendita e dati di mercato del biologico in Italia, attraverso le presentazione delle ricerche di NielsenIQ e SWG Spa.
Nel corso dell’ultimo anno 20 nuove aziende sono entrate in AssoBio, portando il numero degli associati a 140, con presenza su tutto il territorio italiano. «Negli ultimi due anni AssoBio ha registrato un aumento significativo della rappresentanza nel settore vinicolo e nella trasformazione e produzione – spiega l’associazione in una nota – I soci rappresentano attualmente diversi settori produttivi, ma anche la grande distribuzione organizzata e quella specializzata, oltre alla cosmesi, una composizione variegata e ben bilanciata dell’intero settore. L’Associazione ha ulteriormente incrementato sia le attività istituzionali che la partecipazione alle principali fiere di settore».
Oggi il peso del biologico nella GDO italiana è pari solo al 3% del totale mercato alimentare, per un giro d’affari da 2,1 miliardi; quasi il 90% delle famiglie italiane acquista prodotti biologici almeno una volta all’anno. 
«AssoBio vorrebbe, insieme ai suoi soci, lavorare per incrementare il peso del biologico sul totale alimentare al fine di raggiungere una dimensione a doppia cifra nei prossimi anni, come nei Paesi del nord Europa – si legge ancora nella nota – Fondamentale, per raggiungere tale obiettivo, la lettera d’intenti siglata con il “Consorzio il Biologico”, l’obiettivo finale sarà la definizione di un accordo che consenta di unire le forze per incrementare sia le attività di promozione e comunicazione, che una maggiore pressione sulle Istituzioni. AssoBio e Consorzio Il Biologico rappresentano circa 300 aziende italiane di produzione, trasformazione e distribuzione». 
Biologico: fatturato in crescita nei primi mesi del 2024. Sono 24,8 milioni le famiglie acquirenti
I dati NielsenIQ presentati in Assemblea e riferiti a un confronto 2024 verso 2023 riportano un leggero incremento a valore del biologico e una sostanziale conferma dei volumi. «Tra i prodotti più venduti a valore ritroviamo le uova, le gallette, le confetture e gli spalmabili a base di frutta e i sostitutivi del latte (bevande vegetali). La categoria che, invece, cresce di più rispetto allo scorso anno è l’olio extravergine di oliva, con un trend assolutamente positivo. In Italia le famiglie acquirenti sono pari a 24,8 milioni, su un numero complessivo di 25,7 milioni, lo scontrino medio è di 5,1 euro e la spesa media annuale pari a 150 euro. A questi dati si aggiungono quelli presentati da SWG che mostrano il percepito del consumatore; interessante la conferma del forte legame tra prodotto biologico e salute. Importante anche l’interesse verso i prodotti Made in Italy, provenienti da filiere più sostenibili e controllate».
«Il mio primo anno di presidenza è stato contraddistinto dalla volontà di fare rete insieme a tutti gli operatori del settore per una maggiore e più efficace pressione anche verso le Istituzioni. La forte sinergia con FederBio e il confronto con tutti i principali Ministeri, ha posto le basi per l’avvio di tavoli di lavoro e di confronto e per promuovere il sistema biologico italiano su più fronti. A favore di questa politica abbiamo messo un nuovo fondamentale tassello – ha sottolineato la Presidente di AssoBio Nicoletta Maffini  firmando la lettera d’intenti con il Consorzio il Biologico.  AssoBio e Consorzio il Biologico rappresentano insieme circa trecento imprese della filiera biologica nazionale, un patrimonio di qualità ed eccellenza unico, e per queste imprese e per il settore tutto ci impegneremo con azioni concrete per la salvaguardia e lo sviluppo».
«Con AssoBio – ha sostenuto il Presidente di Consorzio il Biologico Massimo Monti – condividiamo, oltre ad importanti aziende Socie ed alla ferma convinzione che il biologico sia, da più di 30 anni, la manifestazione più concreta e consistente di sostenibilità nel comparto agroalimentare, la consapevolezza che un futuro di crescita e prosperità del biologico necessita dell’impegno, della convinzione e dell’unione delle forze di tutti coloro che nel biologico credono davvero. Attraversiamo un momento complicato, dobbiamo affrontarlo lavorando assieme: lo faremo ed i risultati arriveranno».
«Il periodo 2023-2024 ha visto una significativa evoluzione nella nostra composizione associativa: 20 nuove aziende si sono unite a noi, portando nuove energie e competenze nel settore del biologico. Infine, le iniziative commerciali e promozionali hanno ulteriormente aumentato la visibilità delle nostre aziende socie” – ha commentato Nadia Monti, Direttore operativo di AssoBio – In AssoBio, le aziende trovano un punto di riferimento importante, di supporto e di tutela. Il nostro desiderio è sempre stato quello di mantenere AssoBio un sistema di rappresentanza autentico e attento al benessere di ciascuna azienda. L’obiettivo, dunque, è quello di rafforzarne la voce, con l’ulteriore impegno di incrementare le opportunità e i servizi ad esse dedicate, potendo contare sull’esperienza di una struttura ulteriormente allargata e specializzata e rispondendo così alle sfide del mercato globale».
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LETTURE UTILI

Siamo vicinissimi alla possibile deregolamentazione di un’ondata di nuovi Ogm in Europa, che potrebbe cambiare per sempre l’agricoltura e il cibo che mangiamo.
Finora gli obblighi di tracciabilità, etichettatura e valutazione del rischio secondo il principio di precauzione hanno evitato a Italia ed Europa l’invasione di coltivazioni figlie dell’ingegneria genetica e del cibo creato in laboratorio. Ma già le cose stanno cambiando e il ministero ha esteso la deregulation a tutto il 2025.

Ora la Commissione Europea vuole cancellare definitivamente ogni vincolo per le cosiddette New Genomic Techniques (NGT), ribattezzate in Italia Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA), compresa la possibilità per gli Stati di vietarle sul loro territorio.
In questo libro si intrecciano storia della biologia, inchiesta giornalistica e testimonianze dai movimenti, per raccontare gli enormi interessi e le relazioni pericolose tra multinazionali, politica e scienziati che rischiano di compromettere la vera transizione agroecologica, i diritti dei contadini sui semi e quelli dei consumatori a una scelta informata. 
GLI AUTORI
Stefano Mori è coordinatore del Centro Internazionale Crocevia e del Segretariato del Comitato Internazionale di Pianificazione per la Sovranità Alimentare (IPC). Dottorando di ricerca in sociologia rurale all’Università della Calabria, si occupa di politiche agricole a livello globale e nazionale.
Francesco Paniè è giornalista ambientale e campaigner per il Centro Internazionale Crocevia. Si occupa di politiche agricole, del cibo, della biodiversità e di supporto ai movimenti sociali per la sovranità alimentare.
 

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