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Cibi grassi e sedentarietà aumentano i tumori al fegato

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Il grasso accumulato nel fegato è colpa di un’alimentazione sbagliata e della sedentarietà: e così aumenta il rischio di tumori.
Il grasso accumulato nel fegato, anche per colpa di una non corretta alimentazione, è un problema che si sta diffondendo sempre di più in Italia e ora colpisce 15 milioni di italiani, ma la diffusione continua a crescere e il picco è atteso nel 2030, così come sono significativamente in aumento i casi di carcinoma del fegato derivati da un’alimentazione sbagliata abbinata alla sedentarietà. I dati sono stati diffusi nel corso del congresso nazionale dell’Aigo, l’associazione italiana gastroenterologi in corso di svolgimento fino a domenica a Pisa. “L’insorgenza della patologia – spiega una nota dell’associazione – deriva da una progressiva incapacità dell’organismo di bruciare gli zuccheri che, anche per l’assenza di movimento fisico e per l’assunzione di cibi troppo ricchi, non sono consumati e vengono trasformati anch’essi in grasso e incamerati in questo organo. La conseguenza più grave è la steatoepatite non alcolica, ovvero una forma aggravata della patologia in cui sono presenti danni alle cellule del fegato e un’infiammazione dell’organo: tra il 10 e il 20% dei pazienti l’evoluzione può sfociare in cirrosi epatica, epatopatia terminale e il carcinoma epatocellulare e in questi pazienti la mortalità globale è significativamente aumentata e la terapia migliore è una dieta adeguata e l’esercizio fisico.
Fonte: Ansa

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