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Cile: vietato vendere giochi con il cibo

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Il Cile rafforza le leggi per l’etichettatura degli alimenti per cercare di combattere l’obesità dilagante tra i bambini e vieta di abbinare giocattoli al cibo.
Dal 27 giugno in Cile c’è una legge che cerca di contenere la dilagante obesità infantile. Il ministro della salute ha fortemente voluto che siano messe apposite etichette sui cibi con contenuti elevati di zuccheri, calorie, sodio e grassi saturi. Lo ha annunciato la Associated Press. Ha anche vietato che questi prodotti siano venduti nelle scuole e siano pubblicizzati sul target sotto i 14 anni. Inoltre ha vietato che vengano venduti giocattoli insieme ai cibi, cosa che attrae i bambini.
Da McDonald’s è arrivata la rassicurazione: «Abbiamo ridotto le quantità di sale, zucchero e grassi saturi nei cibi destinati ai bambini per adeguarci alla legge», ma poi ha anche annunciato che intende continuare a vendere giocattoli con gli happy meal, forse usufruendo di una “falla” nelle maglie della legge stessa. A questa legge cilena ha tentato di opporsi la Ferrero per proteggere i suoi Kinder Sorpresa, gli ovetti di cioccolata.  L’obesità nell’America Latina e nei Caraibi ha raggiunto nell’ultimo decennio il 62% tra gli adulti e il 26% tra i giovani. Cile e Messico hanno tassi di sovrappeso e obesità vicini a quelli degli Stati Uniti.

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